17 tappa
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17 tappa giro D’Italia, vince Dainese, Thomas in rosa

17 tappa del giro d’Italia vince Alberto Dainese allo sprint la 17^ tappa del Giro d’Italia, da Pergine Valsugana a Caorle di 197 km. Battuti al fotofinish Milan e Matthews. Geraint Thomas mantiene la maglia rosa. Giovedì si sale sulle Dolomiti con l’arrivo a Val di Zoldo.

Dainese, 2^ vittoria al Giro in carriera

Reggio Emilia 2022 era stata la prima vittoria al Giro di Dainese, nonché l’ultima vittoria a tutt’oggi (371 giorni or sono). 1° Dainese, 2° Milan: l’ultima doppietta italiana in una tappa del Giro si era verificata nella 12^ frazione dell’anno scorso (Genova): 1° Oldani, 2° Rota.

A Caorle è volatona: con il colpo di reni Dainese folgora Milan

Il padovano della Dsm con una volta magistrale bissa il successo dello scorso anno a Reggio Emilia. eppure per lui le ultime tappe erano state un calvario. La maglia ciclamino parte anche stavolta troppo dietro e dopo una rimonta pazzesca chiude secondo Arrivo strettissimo e vittoria al fotofinish di Alberto Dainese su Jonatahn Milan e Michael Matthews nella 17a tappa del Giro d’Italia. Bene anche Bonifazio (4°) e Consonni (5°).

chi è Dainese vincitore della 17 tappa?

Per Dainese, 25enne padovano di Abano Terme, è il secondo successo alla corsa rosa dopo quello conseguito lo scorso anno a Reggio Emilia davanti a Gaviria, Consonni, Demare ed Ewan.  Ma per il velocista della Dsm arrivare a questa soddisfazione non è stato facile.

Domenica, infatti, Dainese ha lottato con il tempo massimo per arrivare a Bergano. “E’ stata la giornata più terribile della mia vita. Mi sono dovuto fermare almeno dieci volte per problemi intestinali”, ha dichiarato Dainese dopo il traguardo. Oggi, invece, la sua volata è stata perfetta. Lasciato al vento troppo presto dai suoi compagni, s’è lasciato passare da Matthews e Consonni.

Dainese ha perso  un paio di biciclette, poi s’è schiacciato sul manubrio e ha dato gas. Una volta entrato nella scia di Consonni si è buttato a destra per contenere il ritorno di Milan e piazzare un magistrale colpo di reni. Un volata perfetta la sua.

RIMONTA NON SUFFICIENTE

Qualcosa da recriminare, invece, l’ha la maglia ciclamino che coglie il suo quarto secondo posto. Bene, benissimo per un ventiduenne al debutto al Giro.

Però con quello che Milan sta facendo vedere c’è da mangiarsi le mani. Come nelle volate più recenti il gigante friulano è partito molto indietro. All’ultima curva, sinistra a 90° a circa 500 metri dal traguardo, aveva almeno dodici corridori davanti. Troppo dietro anche per chi ha una potenza devastante come la sua. Poi, l’impressione è che Milan sia sempre con un rapporto un filo più agile del dovuto.

E’ anche vero che lui arriva dalla pista, quindi ha l’abitudine a frequenze altissime. Però resta l’impressione che non tutta la sua forza, o meglio la sua potenza, si tramuti in velocità. C’è anche l’impressione che la sua potenza venga un pochino dissipata da una biomeccanica migliorabile. Detto questo resta il fatto che ci troviamo davanti a un corridore dal potenziale enorme al suo primo Giro d’Italia.

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