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1984 – Il capolavoro di George Orwell

L’8 giugno 1949 George Orwell pubblica 1984, il primo dei suoi grandi capolavori.

1984

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Una scena del film tratto da 1984

1984 Orwell Il titolo del romanzo, 1984, è ottenuto dallo scambio delle ultime due cifre dell’anno in cui è stato realizzato, cioè il 1948. L’autore, George Orwell, decide di ambientare nel 1984 le vicende del suo libro. Racconta di un futuro distopico, di un mondo diviso in tre grandi superpotenze: Eurasia, Oceania ed Estasia. Periodicamente, questi Paesi si alleano e si combattono a vicenda. E, ovviamente, i cittadini non hanno voce in capitolo, perché vivono sotto regimi totalitari.

In particolare, il libro si concentra sugli eventi sperimentati dal protagonista, Winston Smith, a Londra. Egli ha trentanove anni e lavora presso il Ministero della Verità, apparato che si occupa di censurare i libri e gli articoli già pubblicati. Il governo, chiamato Grande Fratello, impone ai suoi sudditi di adeguarsi totalmente alle norme e persino ai pensieri stabiliti. Winston sopravvive reprimendo ogni impulso che vada contro il sistema sociale, ma il suo rancore è insopprimibile e comincia a scrivere un diario. La sua vita subirà una svolta quando incontrerà Julia, una ragazza che decide di sfidare insieme a lui le regole del Grande Fratello.

1984 Orwell Il contesto storico

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George Orwell

Dopo le esperienze del fascismo e del nazismo, Orwell ha immaginato un futuro in cui la dittatura torna protagonista. Il suo pessimismo caratterizza in quel periodo anche altri autori, tra cui Aldous Huxley. Negli anni post bellici, infatti, si attraversa una profonda crisi di valori che colpisce la fiducia della borghesia e degli intellettuali nel positivismo e nelle ideologie da esso derivanti. Nasce dunque una nuova corrente filosofica e letteraria, la distopia, che si oppone ai romanzi utopici rinascimentali. Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, per esempio, sarà un altro grande libro distopico.

Orwell passò dall’anarchia al socialismo, combattendo in Spagna col POUM e subendo le persecuzioni staliniste durante la guerra civile spagnola. Nessuna meraviglia, dunque, se il cinismo e la sfiducia nei confronti delle istituzioni mise in lui radici profonde. Visse il periodo della guerra civile come un vero e proprio tradimento tra fratelli, esperienza che fece nascere nel suo animo la forte volontà di lottare contro ogni forma di totalitarismo.

Così, l’autore britannico scrisse La fattoria degli animali (1945), una straordinaria satira dell’ideologia comunista. Si ispirò al romanzo distopico russo Noi (1924) di Evgenij Ivanovic Zamjatin.

Il mondo in 1984

  • Socing: il Partito Socialista Inglese che regola con i propri principi la società dell’ex Regno Unito.
  • Grande Fratello: il dittatore a capo dell’intera società. Nessuno lo ha mai visto di persona, eppure egli è rappresentato in molti cartelloni appesi nelle città. A livello fisico ricorda Adolf Hitler, Josif Stalin e Lord Kitchener. Il dittatore tiene costantemente sotto controllo ogni cittadino, attraverso un sofisticato sistema di telecamere e spie (“The Big Brother is watching you!). La scelta del nome, paradossalmente, stravolge l’originale significato del termine, cioè Big Brother=fratello maggiore. Un fratello maggiore, infatti, dovrebbe prendersi cura dei più piccoli e proteggerli, mentre il dittatore reprime i suoi cittadini sotto ogni punto di vista.
  • Il Partito: l’organo che governa il Paese. Si divide in Partito Interno (che comprende leader e amministratori) e Partito Esterno (che comprende impiegati, burocrati e funzionari).
  • Il Ministero dell’Amore: si assicura che i membri del Partito aderiscano all’ideologia del Socing. Inoltre, è dotato di una polizia politica, la psicopolizia, che interviene ogni qualvolta sospetti di un possibile deviazionismo.
  • Il Ministero della Verità: si occupa che i testi pubblicati siano coerenti con le dichiarazioni fatte di volta in volta dal Partito.
  • Emmanuel Goldstein: dissidente politico, viene ritratto come un uomo dai tratti tipici delle popolazioni ebraiche. Un riferimento non certo casuale agli ebrei, perseguitati dal Terzo Reich. La figura di Goldstein viene utilizzata come catalizzatore della rabbia repressa del popolo, in modo che esso possa sfogarsi senza ribellarsi al Partito.
  • Bispensiero e Neolingua: le uniche forme ammesse di pensiero e di espressione linguistica. Per la Neolingua esiste un dizionario che viene costantemente aggiornato e che riduce progressivamente il numero di termini permessi. In questo modo, i cittadini utilizzano sempre meno parole. Di conseguenza, perdono sempre di più la capacità di articolare pensieri complessi.

 

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