Best Maradona
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25 Novembre 2023, la data che accomuna la morte di Best e Maradona: due geniali e sregolati campioni del mondo del calcio

Oggi ricorre l’anniversario della morte di George Best e di Maradona.

Due grandi campioni accomunati dalla classe e dai vizi, morti a 59 e 60 anni.

Genio e sregolatezza at its finest il 25 Novembre: questa data nel XXI secolo ha visto la morte di due dei più grandi calciatori della storia, Maradona e Best, che ad una narrazione calcistica hanno aggiunto una narrazione extra campo che li ha resi delle vere e proprie leggende e icone. Amarli o odiarli, rispettarli o biasimarli.

La gente però ne ha parlato e ne parlerà sempre con la veemenza con cui si trattano dei personaggi del genere, sicuramente non banali, capostipiti della concezione “genio e sregolatezza”.

George Best morto il 25 Novembre 2005

Il 25 Novembre 2005 vede una ricorrenza del numero 7 e quel giorno il 7 più iconico del XX secolo ci ha lasciato, a 59 anni, dopo una vita passata a incantare il pubblico dell’Old Trafford e ad alimentare le notizie di gossip della stampa per le sue gesta fuori dal campo sportivo.

La carriera di George Best

George Best, nato a Belfast nel 1946, ha legato il suo nome principalmente ai Red Devils di cui fu il talento più brillante del firmamento. Il suo numero 7 l’ha reso celebre e lui ha reso celebre quel numero dalle parti di Manchester. Dopo di lui è diventato iconico il 7 dei rossi di Old Trafford, maglietta appartenuta a gente del calibro di Beckham e Cristiano Ronaldo, non a caso CR7.

Tra il 1964 e il 1968 raggiunse l’acmé della sua carriera e vinse due campionati, una coppa dei campioni e un pallone d’oro.
Il suo talento era paragonabile soltanto alla sua voglia di vizi ed eccessi. Celebre la sua frase: “Ho speso gran parte dei miei soldi per alcool, donne e macchine veloci, il resto l’ho sperperato.”

La dipendenza dall’alcol di George Best

L’alcol è ciò che l’ha veramente distrutto: troppa dipendenza anche per lui, poeta maledetto di Manchester e di Belfast. Dal 2000 al 2005 è stato ricoverato diverse volte e ha subito un trapianto di fegato. Il 20 Novembre 2005 chiese espressamente al tabloid “News of the world” di pubblicare una sua foto in fin di vita con il titolo “Don’t die like me”. Un uomo cosciente di esser stato surclassato dalla sua parte malvagia, innamorata troppo dell’alcol e poco della vita.

“Era il 1976, si giocava Irlanda del Nord-Olanda. Giocavo contro Johan Cruyff, uno dei più forti di tutti i tempi. Al 5° minuto prendo la palla, salto un uomo, ne salto un altro, ma non punto la porta, punto il centro del campo: punto Cruyff. Gli arrivo davanti gli faccio una finta di corpo e poi un tunnel, poi calcio via il pallone, lui si gira e io gli dico: ‘Tu sei il più forte di tutti ma solo perché io non ho tempo.”

Questa frase è testamento di Best: un uomo che ha deciso di non essere il migliore, perché distratto da altro e ha lasciato il trono calcistico a Johann Cruyff, numero 14 (il doppio di 7), fenomenale esterno con i capelli lunghi, proprio come George, ma angelico e opposto al nordirlandese fuori dal campo.

Diego Armando Maradona morto il 25 Novembre 2020

Di Diego, uno dei 4 più grandi giocatori della storia del calcio, ne abbiamo parlato in diversi articoli tra cui questo qui.

La carriera di Diego Armando Maradona

Campione del mondo 1986 con l’Argentina, offrendo probabilmente la miglior cavalcata prestazionale personale della storia del calcio, nella competizione più importante di tutte. Icona dell’Argentina, portatore emblematico del numero dieci sulle spalle. Ha legato la sua carriera principalmente al Napoli, tra il 1984 e il 1991, con cui vinse tre coppe Italia e i primi due e unici scudetti del Napoli. Una città bellissima, stravagante e contraddittoria che si è sposata perfettamente con il personaggio Maradona. I simili si attraggono.

A Napoli è diventato un tossicodipendente da cocaina e ha avuto contatti anche con diversi personaggi della camorra.
La dipendenza dalla droga non gli ha permesso di avere la giusta continuità sul campo: sospeso dai campi per più di un anno e mezzo perché positivo alla cocaina nel 1991 e squalificato dal suo ultimo mondiale nel 1994 in cui risultò positivo ai controlli per il doping.

La dipendenza dalla cocaina di Diego Armando Maradona

Nel 2004 dopo 22 anni a dipendere dalla cocaina (su sua stessa ammissione iniziò a farne uso nel 1982 a Barcellona) iniziò un lungo processo di disintossicazione che portarono a molti problemi di salute per i quali dovette fare due interventi di bypass gastrici.

il 2 Novembre 2020, pochi giorni dopo aver compiuto 60 anni, fu ricoverato per un ematoma subdurale al cervello. L’intervento riuscì perfettamente e il D10s iniziò la riabilitazione nella sua casa a Tigre, dove però morì improvvisamente proprio il 25 Novembre 2020.

Maradona e Best, uniti nella morte il 25 Novembre

Lo stesso giorno, il 25 Novembre, ha visto morire Best e Maradona a distanza di 15 anni. Due personaggi così diversi (il 7 e il 1o, il nordirlandese e l’argentino, il dipendente da alcol e quello da cocaina) ma al contempo così simili. Antieroi romantici che han dimostrato al mondo come il solo talento non basti se la fragilità della mente è tale.

Sregolati geni eccentrici e polarizzanti, amati o odiati, ma leggendari per tutto ciò che han fatto, grazie ai o nonostante i loro vizi che ce li hanno portati via troppo presto e di cui adesso possiamo purtroppo solo celebrarne la ricorrenza.

Conclusione: Oggi ricorre l’anniversario della morte di George Best e di Maradona.

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Editor: Tommaso Mauri

 

 

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