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Musica,  Rock

Freddie Mercury moriva 32 anni fa: dieci canzoni per celebrarlo

32 anni senza Freddie Mercury. Le sue più belle 10 canzoni sottovalutate per celebrarne il genio creativo.

Freddie Mercury

Il 24 novembre 1991, si spegneva nella sua casa a Londra il cantante, pianista e frontman dei Queen, Freddie Mercury. Solo il giorno prima aveva annunciato di essere positivo all’HIV con il comunicato stampa riportato qui di seguito:

“Desidero confermare che sono risultato positivo al virus dell’HIV e di aver contratto l’AIDS. Ho ritenuto opportuno tenere riservata questa informazione fino a questo momento, al fine di proteggere la privacy di quanti mi circondano. Tuttavia è arrivato il momento che i miei amici e i miei fan in tutto il mondo conoscano la verità e spero che tutti si uniranno a me, ai dottori che mi seguono e a quelli del mondo intero nella lotta contro questa tremenda malattia.”

Oggi, a trentadue dalla sua scomparsa, il mondo continua a sentire la sua mancanza. Lo dimostrano i moltissimi articoli, eventiprogrammi televisivi che continuano a nascere, così come il persistente successo del biopic musicale Bohemian Rhapsody del 2018.

freddie mercury 29 anni
Freddie Mercury

La sua carriera con i Queen gli ha permesso di mostrare al mondo la sua voce fuori dal comune, la sua innata intuizione musicale e la sua capacità di affascinare le folle. Moltissimi testi diventati ormai celeberrimi (Bohemian Rhapsody, Love of My Life, We Are the Champions, per dirne alcuni) sono usciti dalla penna di Mercury. Tuttavia le sue abilità di scrittura sono state spesso messe in ombra da quelle del chitarrista Brian May.

Oggi vogliamo quindi ricordare Freddie Mercury con le sue più belle dieci canzoni meno conosciute.

10. JesusQueen (1973)

Il motivo per cui Freddie Mercury, proveniente da una famiglia di confessione zoroastriana, abbia scritto una canzone dalla forte iconografia cristiana è ancora ignoto. È curioso anche che una traccia fortemente religiosa sia presente proprio nell’album di debutto di una band che non si sarebbe mai distinta per argomenti cristiani o religiosi in generale. Quello che si sa ed è certo, è che il racconto di Gesù che guarisce un lebbroso è raccontato con l’entusiasmo e la sorpresa di chi poteva aver assistito davvero al miracolo. Una piccola gemma nascosta ma che merita di essere riscoperta e mai più dimenticata.

Versi degni di nota: “It all began with the three wise men / Followed a star took them to Bethlehem / And made it heard throughout the land / Born was a leader of man”

9. JealousyJazz (1978)

Chi non è mai stato colpito dalla gelosia? In questa ballata per pianoforte, è proprio questo sentimento il destinatario delle parole di Mercury. Il cantante racconta infatti dell’impossibilità di vivere una relazione a causa della gelosia, sottintendendo forse la fine di un rapporto a causa di questo sentimento.

Versi degni di nota: “But now it matters not / If I should live or die / ‘Cause I’m only left with my own jealousy”

8. My Melancholy BluesNews of the World (1977)

Brano in stile lounge di chiusura dell’album, è uno dei pochissimi pezzi dei Queen senza la chitarra. La base musicale è quasi ovattata per lasciare spazio alla potenza della voce. Il protagonista, reduce da una festa, annega nell’alcol il dolore della perdita dell’amata ma si prepara per un nuovo party. Si ritrova comunque una certa base autobiografica, soprattutto quando afferma di starsi abituando alla fama.

Versi degni di nota: “I’m causing a mild sensation / With this new occupation / I’m in the news / I’m just getting used to my new exposure”

7. The Millionaire WaltzA Day at the Races (1976)

Questo pomposo “valzer rock” è spesso ingiustamente dimenticato. La serietà e grandiosità della base musicale si sposa alla perfezione con l’ironia del testo, il quale mostra l’amore quasi come una danza. L’immagine rappresentata ricorda i dipinti dei balli di corte o le situazioni raccontate nei romanzi del Romanticismo ottocentesco. Un amore delicato e cortese che sicuramente merita molta più attenzione di quella che ha ricevuto in questi anni.

Versi degni di nota: “Bring out the charge of the love brigade / There is spring in the air once again / Drink to the sound of the song parade / There is music and love ev’rywhere”

6. Life is Real (Song for Lennon)Hot Space (1982)

Scritta nel 1980 dopo l’annuncio della morte di John Lennon, la canzone prende la tragica scomparsa dell’ex-Beatle per parlare più in generale della solitudine e delle difficoltà della vita. Mercury lascia spazio alla sua visione pessimistica del mondo e, nonostante la dedica nel titolo, a Lennon non vengono dedicati più che due versi alla fine. Le parole sono però così belle e reali che gli si perdona volentieri questa “dimenticanza”.

Versi degni di nota: “Loneliness is my hiding place / Breast feeding myself / What more can I say? / I have swallowed the bitter pill”

5. You Take My Breath AwayA Day at the Races (1976)

Forse una delle canzoni più romantiche che siano mai state registrate in studio. Si tratta di una ballata al pianoforte, molto più semplice rispetto agli standard queeniani ma comunque arricchita da effetti di eco e cori. Si può anche pensarla come l’essenza romantica del cantante, il quale, quando amava qualcuno, donava tutto il suo cuore.

Versi degni di nota: “So please don’t go / Don’t leave me here all by myself / I get ever so lonely from time to time”

4. In the Lap of the Gods… RevisitedSheer Heart Attack (1974)

Si tratta del primo tentativo di Freddie Mercury di scrivere un testo che i fan potessero intonare assieme a lui durante i concerti. Si è rivelato però un testo molto intimo e autentico, di sicuro uno di quelli più legati al suo autore. Una melodia dolce e un ritornello quasi da stadio (i “whoa, whoa, la la la” invitano all’intonazione collettiva) contrastano con il testo polemico e cinico. Mercury si rivolge infatti direttamente alla critica ostile che lo vedeva più come un fenomeno da baraccone, mettendosi in prima persona come protagonista.

Versi degni di nota: “I can see what you want me to be / But I’m no fool”

3. There Must Be More to Life than ThisMr. Bad Guy (1985)

Nata originariamente come collaborazione con Michael Jackson, la canzone ha visto la luce come progetto solista di Freddie Mercury. Accompagnato da una base prevalentemente al pianoforte con una linea melodica diretta e semplice, il testo parla di un tema ancora tragicamente attuale, ovvero le ingiustizie nel mondo. Il narratore della canzone cerca di convincersi che nella vita debba esserci molto di più che “solo vivere” o uccidere. Come tutti noi, termina con la speranza di vedere un mondo non più pervaso dall’odio ma pieno d’amore.

Versi degni di nota: “Why is this world so full of hate? / People dying everywhere / And we destroy what we create / People fighting for their human rights / But we just go on saying c’est la vie”

2. Is This the World we Created…?The Works (1984)

Questa è tecnicamente una collaborazione tra Freddie Mercury e Brian May, ma è stata inserita ugualmente poiché il chitarrista si è limitato alla partitura musicale e a pochissimi interventi sul testo. In questa traccia, Mercury prende posizione contro le disuguaglianze nel mondo, mettendo a paragone affamati, bambini abbandonati e uomini ricchi che aspettano solo che la vita passi. L’obiettivo è portare chiunque ascolti a chiedersi se è questo che si vuole, se è veramente il mondo in cui si vuole vivere. Si tratta di un testo molto forte e, con tutta probabilità, molto sentito, che tutt’oggi dovrebbe essere rilevante e portare tutti noi a riflettere.

Versi degni di nota: “If there’s a God in the sky, looking down / What can he think of what we’ve done / To the world that He created?”

1. Love Me Like There’s No TomorrowMr. Bad Guy (1985)

In questa ballata triste e sofferta, si è posti di fronte alla fine di una relazione importante. Il narratore non riesce ad accettare di aver perso la persona amata e chiede un’ultima giornata in cui fare finta che non sia successo niente e, quindi, di essere amato come se non ci fosse un domani. La voce di Mercury è particolarmente emotiva e alcuni versi sono completamente autobiografici, come quando afferma di aver imparato a stare da solo.

In occasione del 73° compleanno del cantante, il 5 settembre 2019, è stato poi pubblicato un nuovo videoclip per la canzone. Questa storia animata suggerisce un’interpretazione diversa, più attinente con la biografia di Mercury. Uno dei due protagonisti risulta infatti positivo all’HIV e si allontana per paura di contagiare l’amato, il quale però si rifiuta di lasciarlo andare.

Versi degni di nota: “Hold me in your arms, tell me you mean it / This is our last goodbye, and, very soon, it will be over / But today just love me like there’s no tomorrow”

Conclusione: 32 anni senza Freddie Mercury. Le sue più belle 10 canzoni sottovalutate per celebrarne il genio creativo.

I canali ufficiali di Freddie Mercury su Spotify e YouTube

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