A PARIGI VA IN SCENA MATHIEU LEHANNEUR
Aria, acqua, suono e luce i suoi materiali preferiti. Design, arte, scienza e tecnologia si fondono nelle sue opere. Mathieu Lehanneur, designer francese, nativo di Rochefort-sur-Mer, ma parigino di adozione, nel suo curriculum può vantare collaborazioni con Veuve Clicquot, Cartier, Sony, Nike, Poltrona Frau e molti altri. Premi nazionali e internazionali. E progetti spettacolari per la chiesa di Saint Hilaire, per il Centro Pompidou, per l’ArtScience Café a Boston, per citarne alcuni.
Unica la sua abilità intellettuale. Come in Les Cordes, il lampadario monumentale del 2013 progettato nel inizialmente per Le Château Borély ora sede del Musée des Arts Décoratifs, de la Faïence et de la Mode di Marsiglia: una corda al neon fuoriesce dal soffitto, non è un oggetto, è luce che illumina l’antico palazzo settecentesco per avvolgerlo di una nuova ventata di aria fresca in cui passato e presente si mescolano per convivere insieme. Ora in mostra alla Carpenters Workshop Gallery nella mostra New Works, l’opera non cambia e nemmeno il concetto, la luce avvolge il palazzo che la ospita.
Un progetto innovativo tanto quanto Clover, la sua prima collezione di arredi urbani. Esposta davanti al Ministero dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell’Energia di Parigi, Lehanneur punta sull’arte come beneficio alla vita di tutti i giorni. Una lampada a forma di trifoglio, abbinata a panchine simili a tronchi, richiama la natura. Necessaria anche in città.
New Works. Mathieu Lehanneur in Paris: Les Cordes and Clover
fino al 19 marzo
Carpenters Workshop Gallery e Ministero dell’Ecologia, dello Sviluppo Sostenibile e dell’Energia, Parigi
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