yves saint laurent mostra
Moda,  Arte

A Parigi “Yves Saint Laurent aux musée”, la mostra in onore dei 60 anni della Maison

L’omaggio per i 60 anni della casa di moda Yves Saint-Laurent parte da Parigi. Infatti, proprio nella capitale francese si terrà una mostra in onore del primo show di Yves Saint Laurent, avvenuto il 29 gennaio del 1962. Una ricorrenza importante per la moda francese come per quella internazionale, dato l’illimitato contributo che Yves Saint Laurent ha conferito negli anni a capo dell’omonima maison.

Yves Saint Laurent in mostra a Parigi per i 60 anni della Maison che ha unito moda e arte

saint laurent
Yves Saint Laurent

“Yves Saint Laurent aux musée”

E così, a partire dal 29 gennaio fino al 15 maggio Parigi ospita il tributo al rivoluzionario designer Yves-Saint Laurent. Come? Attraverso una mostra che coinvolgerà sei dei più importanti musei cittadini. Dal Louvre al Centre Pompidou, passando per il Musée national Picasso, il Musée d’art moderne e il Musée d’Orsay.

Lo scopo è analizzare il viaggio di Monsieur Saint Laurent nella creazione dei suoi capolavori. Ma soprattutto, il suo rapporto con l’arte, l’immensa fonte dalla quale Yves ha sempre tratto ispirazione per i suoi capi. Da Mondrian a Picasso, il dialogo moda-arte immaginato da Yves rimane ancora oggi una parte vitale non solo per la Maison Saint Laurent, bensì per la relazione tra i due mondi, che col tempo sono diventati indispensabili l’uno all’altro.  Si tratta di un viaggio ricco di storia, reso possibile grazie alle scenografie-allestimenti curati da Jasmin Oezcebi.

saint laurent warhol
Yves Saint Laurent ritratto da Andy Warhol

«In omaggio al 60° anniversario della nascita della maison Yves Saint Laurent, il 4 dicembre del 1961, sono orgoglioso e molto felice di poter inaugurare questa grande mostra diffusa che coinvolge sei dei più prestigiosi musei di Parigi, che tributeranno un omaggio speciale allo straordinario talento creativo di questo couturier francese, unico nel suo genere» – Madison Cox, presidente della Fondation Pierre Bergé-Yves Saint Laurent.

Ma cos’hanno in comune le sei mostre di «Yves Saint Laurent aux musée»? Le parole di Yves Saint Laurent, che guidano gli spettatori nei vari musei.

«Non ho mai copiato un quadro… E chi si potrebbe avventura nel farlo? Ho solo cercato di creare un legame tra l’opera e il vestito, convinto che un dipinto è un frammento della nostra epoca e può accompagnare la vita di ognuno».

Yves Saint Laurent: la storia

Yves Saint Laurent (1936), stilista francese, nacque a Orano in Algeria. Il suo ingresso nel mondo della moda avvenne nel 1957, quando il ventunenne assistente di Dior fu chiamato a succedere al maestro morto d’infarto in un albergo di Montecatini. La collezione Trapezio consacrò il giovane designer, appena diplomato all’École de la Chambre Syndicale de la Couture di Parigi, come l’enfant prodige dell’alta moda francese. Il suo stile si distingueva da quello del suo predecessore per la sicurezza del taglio sartoriale e per le linee morbide ma essenziali, che evidenziavano la sua totale indipendenza nel panorama della moda francese e la sua marcata individualità.

Con l’aiuto di Bergé e di un finanziatore americano, J. Mack Robinson, il 20 gennaio 1962 aprì ufficialmente il suo atelier in rue Spontini, presentando la sua prima collezione. Il successo fu immediato. I suoi modelli furono acquistati dall’alta borghesia francese e dai compratori dei department store americani. Il pregio? Una linea non troppo elaborata ma ricercata nei tessuti, mentre la stampa del settore osannava i suoi tailleur dal taglio impeccabile, ritenuti gli unici veri concorrenti dello stile Chanel.

Lo stile del Maestro

Le collezioni successive presero spunto dalla storia, dall’arte, dalla letteratura. Testimoniano la sua passione per il mondo della cultura e, in particolare, per il teatro, per il quale realizzò più volte i costumi. L’opera di Matisse (’81), i dipinti di Picasso (’79), la Pop Art (’66), persino gli scritti di Marcel Proust che suggerirono gli abiti in taffetà dell’inverno ’71-72, gli offrirono continui temi d’ispirazione.

Il minimalismo e la geometria delle opere di Mondrian influenzarono nel ’65 una delle collezioni più fortunate. Proprio essa si basa su linee rigorose, abiti diritti di jersey, impermeabili di vinile. La collezione dell’inverno ’76, dedicata ai “Balletti russi-Opéra”, s’impose a livello internazionale e venne definita dal New York Times “rivoluzionaria, destinata a cambiare il corso della moda”.

Di Michele Micera

 

Leggi anche:

«Alaïa avant Alaïa», la genesi dello Scultore del corpo

La sfilata di Yves Saint Laurent ss22 in 5 dettagli

La moda chiama e Venezia risponde: le sfilate di Saint Laurent e Valentino

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!