Moda

A tu per tu con Nicolò Cerioni lo stylist di Jovanotti, Laura Pausini, Emma e tanti altri

Nicolò Cerioni e Leandro Manuel Emede, l’uno stylist l’altro videomaker, hanno fondato Sugarkane una casa di produzione di video musicali, DVD live, editoriali, foto, fashion video e molto altro. Tra gli artisti che la SugarKane ha curato ci sono Lorenzo Jovanotti Cherubini, Laura PausiniEmma MarroneGianna Nannini, e altri ancora.

Abbiamo intervistato Nicolo Cerioni per farci spiegare come nasce lo stile di un cantante.

Nicolò hai iniziato come stylist da MTV, la musica e la moda sono due elementi che ti accompagnano da sempre. Come è nata Sugarkane?

Sugarkane è nata dall’incontro con Leandro Manuel Emede. Lui era il responsabile video dello studio di Oliviero Toscani. Insieme sognavamo di creare una struttura dove si proponesse una visione completa dell’immagine dell’artista. Crediamo fermamente che in un videoclip non si possa scindere lo styling dalla regia, l’art direction dal montaggio. Per noi è un tutt’uno.

Sei art-director/stylist per i cantanti tra i più grandi del palcoscenico italiano tra cui Lorenzo Jovanotti, Laura Pausini e Emma Marrone. Com’è lavorare per artisti di questa portata? 

Lavorare con artisti così importanti è una benedizione. Il lavoro spesso è enorme e molto faticoso, ma si ha modo di crescere tantissimo e di fare delle esperienze meravigliose. Tour negli stadi, trasmissioni tv in eurovisione, e molto altro.

Come si sceglie il look/ l’immagine di un personaggio?

Molti, anche persone dell’ambiente, pensano che il look sia una cosa secondaria, una cosa da sbrigare nel minor tempo possibile. Per noi invece è una cosa cruciale, lavoro molto sugli input che mi da l’artista e cerco di portare il tutto poi su un altro livello. Un look deve sempre essere iconico indossato dall’artista, deve essere sempre molto riconoscibile. Se qualcuno un giorno lo dovesse vedere in un museo o disegnato da qualche parte deve poter dire subito: “Quello è il famoso look di x o di y”.

Si è soliti pensare che sia un lavoro piuttosto semplice, ma non lo è. Mi è capitato recentemente di fare 12 ore di fitting filate…

Quanto conta il carattere dell’artista e il pubblico a cui si rivolge?

La personalità dell’artista conta al 100% . L’input deve venire da lui o da lei. Cerco sempre di non lavorare con artisti che non hanno un immaginario o non hanno riferimenti culturali riguardo la direzione d’immagine che vogliono prendere.

Ti occupi degli outfit mentre Leandro dei video. Quando dovete lavorare ad un progetto comune da cosa partite?

In realtà il nostro lavoro è molto in sinergia, lavoriamo a tutto insieme. Quando dobbiamo pensare a un video partiamo da un’idea, da un’emozione che deve essere suscitata. Poi sopra ci costruiamo una storia, visiva o narrativa che sia.

Avete seguito l’Ora Tour di Jovanotti, i video di “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, “Tiporto via con me” e “La notte dei desideri” come anche le apparizioni tv del cantante. Come ci descrivi il suo stile? Ci racconti un aneddoto?  

Lorenzo per me è un mito assoluto. Il suo stile e “suo” al 100%. E’ la persona più stylish che abbia mai conosciuto, riesce a indossare anche le cose più assurde senza mai sembrare ridicolo e rendendole cool.

Beh un aneddoto è che nel video de “la notte dei desideri” ci sono ben 19 cambi d’abito! Non so se abbiamo battuto qualche record ma di sicuro non è una cosa che capita spesso.

All’Eurovision avete curato il look e la performance di Emma Marrone. Alcuni hanno commentato che l’outfit fosse troppo osè, che cosa pensi a riguardo?  

Penso che purtroppo siamo un paese che non tende mai a dare un valore ai propri meriti. In questo caso c’era una ragazza uscita da un talent, una vera musicista appassionata, che ha portato un brano scritto da lei su un palcoscenico importantissimo da 200 milioni di telespettatori, facendo una performance che nulla ha da invidiare alle artiste d’oltreoceano. Se in altri paesi questo sarebbe motivo d’orgoglio, da noi si tende sempre a demolire il tutto. Da noi si piange in tv per le disgrazie altrui, ma non si gioisce mai per i successi degli altri.

Emma ha dimostrato di essere una professionista incredibile, capace di mettersi in gioco senza compromettere il suo essere se stessa.

Ce ne hanno dette di tutti i colori: volgari, osceni, troppo sexy. La stessa stampa o le stesse persone che poi osannano i video davvero osè di Miley Cyrus o di Nicki Minaj, artiste che adoro sia chiaro, ma perchè un loro sedere sinuoso è arte e un nostro pantaloncino intravisto sotto un abito è porno?

Siamo abituati a veline seminude, a politici ignoranti e volgari, a ex prostitute che improvvisamente diventano donne di politica, e improvvisamente una ragazza con uno short sotto un’abito diventa oltraggioso. Classica storia all’italiana._

Ora sei impegnato con Laura Pausini a The Voice of Mexico, l’abbiamo vista in versione rock nell’esibizione “We will rock you”. Che look hai pensato per lei? Adesso che non ha più l’esclusiva di Armani si affiderà anche a stilisti emergenti?

Lavorare con Laura è pazzesco. Ha una carica inesauribile. Ho sempre voluto lavorare con lei e sono felicissimo che questo sogno sia diventato realtà. Sto seguendo il suo look per dei video e per il programma “LA VOZ MEXICO” che a differenza del nostro The Voice, prevede MOLTISSIMI cambi. E’ un lavoro enorme ma bellissimo!

Stiamo già usando diversi marchi emergenti insieme ad altri grandi nomi, tra i look che si sono già visti per esempio ci sono nomi importanti della moda come Alberta Ferretti e Gucci  (vedi la FashionApp) mischiati a stilisti emergenti come Gabriele Colangelo, Au Jour Le Jour, Galerie Lerique, Avaro Figlio e molti altri.

Sono molto felice del lavoro che stiamo facendo con Laura, abbiamo fatto dei look fighissimi.

Milano capitale della Moda. Si può ancora dire?

Penso proprio di no, perchè credo che forse non ci sia più una capitale della moda. La moda oggi nasce a Milano, a Parigi, a NY, ma poi vive si nutre e cresce sul web. E’ internet la vera capitale della moda, dove nascono tendenze, dove si comprano abiti e accessori, dove si possono imitare i look del fashionista di riferimento. Proprio qualche giorno fa mi trovavo in un piccolo paesino di provincia nelle marche, e riflettevo su quanto sia incredibile che grazie ai social, i blog e internet in generale, oggi un teenager di provincia italiano si vesta come uno di LA o di NY se ha la stessa coscienza moda.

Se dovessi dire comunque una città che ha molta influenza sulla moda direi Parigi, le cose molto cool adesso sono lì. Spero che Milano si riprenda presto il suo scettro, ma dovrà rinnovarsi profondamente ed essere più stimolante.

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