Afghanistan
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Afghanistan 20 anni dopo. Anticipazioni del documentario in onda su Rai 3 venerdì 3 dicembre

Afghanistan: 20 anni dopo. La seconda parte del documentario in onda venerdì 3 dicembre. Anticipazioni e tutto ciò che c’è da sapere

La seconda parte del documentario Afghanistan: vent’anni dopo andrà in onda domani, venerdì 3 dicembre su Rai 3. La serie documentario vuole raccontare la storia di un paese perennemente in guerra, schiacciato da interessi politici e integralismi religiosi. Per farlo, si riferisce al punto di vista delle persone che e erano lì: uomini e donne, civili, combattenti.

DUE PUNTATE PER CAPIRE L’AFGHANISTAN: IL DOCUMENTARIO IN ONDA SU RAI 3

Afghanistan: vent’anni dopo è ispirato a una docuserie tedesca, “Afghanistan, the wounded land” del 2019. Il documentario vede tra gli autori anche l’italiano Lucio Mollica, oltre a Mayte Carrasco e Marcel Mettelsiefen.  È nominato al premio Rose D’OR, al RealScreen e al Rockie Awardse e vincitore del Grimme Preis 2021, un prestigioso premio tedesco. Offre uno sguardo al futuro dell’Afghanistan analizzando gli errori commessi nel passato.

L’arrivo di questo documentario sposta il focus di nuovo sull’Afghanistan, di cui si era parlato poco dopo le vicende di agosto.

“Dopo aver visto questo documentario, nessuno potrà più dire di non aver capito ciò che è avvenuto in Afghanistan”, dichiara Duilio Giammaria, direttore di Rai Documentari.

Afghanistan

AFGHANISTAN: VENT’ANNI DOPO: DI COSA SI TRATTA

Rai Documentari dedica quindi due puntate all’Afghanistan. La prima puntata “Dalle minigonne di Kabul a Bin Laden”, con un’attenzione particolare ai diritti delle donne, è andata in onda su Rai 3, venerdì 26 novembre alle ore 21.25.

La seconda puntata, invece andrà in onda venerdì 3 dicembre alle ore 21.25 su Rai 3 e si potrà vedere anche su Rai Play. Si intitolerà “Di guerra in guerra”, e racconterà appunto di un paese che negli ultimi decenni non ha vissuto un vero e proprio periodo di pace.

Afghanistan: vent’anni dopo vanta di una selezione di filmati d’archivio, riportati alla luce in Afghanistan, Russia e nel mondo arabo. In questo documentario si snodano le storie di afghani, tra cui le prime due donne al governo in Afghanistan nella storia: Sima Samar, Ministro delle pari opportunità sotto Karzai e Shukria Barakzai, Membro dell’assemblea costituente.

Attraverso questi filmati e le loro testimonianze, il documentario ripercorre sessant’anni di storia di in paese complicato, con un’occhio di riguardo per la condizione delle donne.

Il documentario racconta che, nei primi anni ’70, l’Afghanistan sembrava un paradiso terrestre per gli ‘hippies’ in cerca della bellezza incontaminata. Le donne avevano più libertà e le persone vivevano in pace. Nonostante questo, il paese era però un crocevia: tra Est ed Ovest, islam e comunismo, modernità e tradizione.

Quando i comunisti presero potere, tutte queste contraddizioni esplosero e cominciò una catena di guerre. I civili e i soldati, furono lasciati soli e dovettero combattere una guerra civile che poi diventò un campo di allenamento per la rete terroristica di Osama Bin Laden.

 

donna Afghana

SECONDA PUNTATA: ANTICIPAZIONI

La seconda puntata di “Afghanistan: vent’anni dopo” sarà divisa a sua volta in due argomenti: il primo, “Mujaheddin e talebani” racconterà gli avvenimenti dal 1989 in poi.

I mujaheddin hanno vinto ma non sanno gestire il paese. I talebani si affacciano promettendo ordine e pace, diritti che mancavano già da decenni. Ma, nel ’96 vincono i talebani e l’Afghanistan si trasforma in una ‘culla’ dell’islamismo radicale, ci sono pochi diritti, le donne non sono libere.

Infatti, la prima protagonista è Schukria Baraksai, che ha perso i suoi figli appena nati durante la guerra civile ed è diventata insegnante in una scuola femminile segreta. La seconda, Nadia Ghulam, sopravvissuta a un attentato dinamitardo, ha dovuto fingere di essere un ragazzo per sopravvivere.

La seconda parte inizierà dall’11 settembre 2001 e si intitolerà “Le truppe della NATO”. A seguito dell’attentato di al-Qaeda negli USA, questi ultimi sono costretti a dichiarare guerra alla ricerca di Osama Bin Laden. La guerra riporta un po’ di libertà soprattutto per le donne, che votano e si possono togliere il burqa. Ma c’è un rovescio della medaglia: c’è molta corruzione e le forze NATO ripetono molti errori dei sovietici.

Tra le testimonianze quelle di un membro del governo talebano, del generale americano Stanley McChrystal e di tre donne che sostengono la speranza dell’Afghanistan di vivere finalmente in pace e in libertà.

 

 

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