
AHS8 – APOCALYPSE. PERCHÉ SIAMO DELUSI
Giovedì 15 novembre è andata in onda la puntata finale di Apocalypse, l’ottava stagione di American Horror Story. E noi non possiamo che dirci delusi: ecco perché.
AHS8
Ultimamente, l’hashtag AHS8 spopola sui social. Si riferisce, ovviamente, all’ottava stagione della famosa serie tv American Horror Story. Il decimo e ultimo episodio di Apocalypse – così infatti si chiama questa ultima stagione – è andato in onda giovedì 15 novembre 2018. Di conseguenza, è arrivato il momento di fare le nostre considerazioni.
Ma riepiloghiamo: Apocalypse è un crossover tra la prima stagione della serie, Murder House, e la terza, Coven. Infatti, nella terribile casa di Los Angeles è nato un bambino, Michael Langdon (Cody Fern), cioè l’Anticristo. Anni dopo, Michael ha fatto sì che una serie di missili nucleari distruggessero la Terra. A combatterlo ci sono le streghe guidate da Cordelia Goode (Sarah Paulson), la Suprema della Congrega. Restano infatti pochi esseri umani superstiti, tra cui le streghe stesse, e Michael intende scatenare su di loro le forze di Satana.

Flashback, flashback e ancora flashback
Torniamo ora alla nostra recensione. Inizialmente, l’idea di un crossover tra la prima e la terza stagione era intrigante: tutti i fan si sono chiesti, dopotutto, che ne sarebbe stato del piccolo e malvagio Michael Langdon. D’altra parte, la scelta di rielaborare due stagioni precedenti ha dato da pensare: che gli autori abbiano esaurito la creatività? Ci siamo però liberati dai pregiudizi – ma non dalle aspettative – e abbiamo visto ogni episodio di AHS8.
Lungo e noioso flashback.
Ma ecco a cosa abbiamo effettivamente assistito: un lungo e noioso flashback. Solo le prime due puntate, infatti, si svolgono in tempo reale. Le altre sette, invece, hanno riepilogato ogni singola vicenda vissuta da Michael e dalla Congrega prima della distruzione del pianeta. Alcuni fatti andavano mostrati, è vero. Come, per esempio, il ritorno alla Murder House per scoprire la vera natura di Michael. Ma il resto poteva essere riassunto in un episodio: la condanna dei seguaci dell’Anticristo, il percorso di quest’ultimo per trovarne altri, il piano dell’Apocalisse. Sette puntate sono decisamente troppe per spiegare come si sia arrivati alla fine del mondo e come Michael abbia preso possesso dei suoi pieni poteri.
Un Anticristo troppo teen

Inoltre, nel corso di tutti questi episodi, l’Anticristo viene rappresentato come un ragazzo solo e confuso, alla disperata ricerca di sostenitori e consiglieri. Non è forse il figlio di Satana, mandato sulla Terra per compiere i malvagi piani di suo padre? Non dovrebbe, quindi, avere un minimo di consapevolezza in più su ciò che lo aspetta e che deve compiere? È un peccato: l’attore scelto per il ruolo, Cody Fern, è perfetto per la parte. Ha fascino, è sensuale, è attraente: proprio come dovrebbe essere l’Anticristo. Peccato che le sue vicende vengano tirate così inutilmente per le lunghe.
L’ultimo episodio
E poi si arriva all’ultimo episodio. Dopo sette puntate in flashback, in un’unica battuta finale si tenta di concludere la storyline della stagione. Il risultato? Prevedibile e banale. Come anticipato nella nona puntata, la giovane strega Mallory (Billie Lourd) è in grado di tornare indietro nel tempo. Insieme alle altre streghe, decide quindi di viaggiare negli anni e uccidere Michael prima che intraprenda il suo percorso come Anticristo e prima che distrugga la Terra. A quanto pare, basta investire tre volte l’Anticristo per rispedirlo all’inferno da cui proviene. Eppure, perfino Gesù Cristo è resuscitato dalla morte… ma andiamo avanti. L’Apocalisse, quindi, non avviene e la Congrega, come il resto del mondo, è di nuovo prospera e serena.
L’epilogo.
Se questo vi sembra banale, parliamo dell’epilogo vero e proprio. Nel 2020 nasce un bambino, casualmente figlio di due personaggi che, nelle precedenti puntate, erano tra i pochi sopravvissuti all’Apocalisse. Ma, dato che Mallory è tornata indietro nel tempo e ha ucciso Michael prima che distruggesse il pianeta, la coppia è ancora viva e ha avuto un figlio. Indovinate? Così come Michael da bambino, anche questo piccolo sgozza la sua baby sitter. In sostanza: l’Anticristo è venuto al mondo comunque. Morale della favola: non si frega Satana con un semplice viaggio nel tempo.
Ce lo aspettavamo? Ovviamente sì. A che sono servite, dunque, tutte quelle puntate sulla storia dell’Anticristo quando la sua lotta finale contro le streghe è stata liquidata in 46 minuti? Ecco la risposta: a nulla. Uno spreco di idee, tempo e attese. Che la serie abbia in cantiere una nona stagione? E, se è così, cosa dobbiamo aspettarci? O meglio, cosa dobbiamo temere?
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