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Spettacolo,  Musica

Trump, Waters Al Desert trip festival 16 getta il muro: ‘RAZZISTA, PORCO SESSISTA’

Roger Waters dedica lo spettacolare live al Desert Trip Festival a Donal Trump e alla politica israeliana

La sera stessa del cruento dibattito presidenziale tra Donald Trump e Hillary Clinton, Roger Waters non ha trattenuto il fiume in piena della sua passione sociale. La sua performance di ieri, al Desert Trip Festival, è stata interamente centrata sul tema politico più caldo: la possibile e temuta elezione alla Casa Bianca del candidato repubblicano. Un attacco diretto, spettacolare e senza peli sulla lingua:

il cantante settantatreenne ha deriso e stroncato il candidato repubblicano con la forza delle parole, della musica e, sopratutto, delle immagini. Nel bel mezzo dell’esecuzione di Pigs (Three different Ones) – brano pinkfloydiano del 1977 già nato come preciso j’accuse orwelliano contro i potenti Waters ha fatto proiettare sul maxischermo alle sue spalle una serie di immagini che hanno ritratto Trump in modo brutale e nei modi più assurdi: come pecora; con in mano un dildo imbracciato come fosse un fucile, ritratto con un seno cadente, coperto da un cappuccio del Ku Klux Klan, intento nel saluto nazista e sessualmente microdotato (una chiosa ideale, che parodizza le dichiarazioni machiste del 2005 recentemente rese pubbliche).

Raggiunto il verso cardine della canzone, “ha ha, charade you are,” è apparso infine il viso del candidato, attraversato dalla scritta “CHARADE” (sciarada n.d.r.). Nel corso del brano, un enorme pallone a forma di maiale ha iniziato a fluttuare al di sopra del pubblico, con la faccia di Trump disegnata su di un lato e la scritta “Ignorant, lying, racist, sexist pig.

Verso la fine del live, Waters ha spiegato le sue scelte dichiarando: ‘E’ raro che qualcuno come me abbia a disposizione un palco come questo: per cui ho deciso di usarlo.’

Dopo aver letto una poesia da lui scritta nel 2004 dopo la rielezione di George W.Bush, ha poi reindirizzato la sua rabbia politica esprimendo piena solidarietà nei confronti degli studenti che stanno supportando la causa palestinese e il movimento di boicottaggio contro Israele, il BDS. Sempre vigile sulla questione palestinese, Waters ha recentemente unito alle sue le istanze degli altri componenti dei Pink Floyd, Nick Mason e David Gilmour, denunciando la prigionia delle attiviste del ‘Gaza Freedom Flotilla’.

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