Nino Caruso
Design,  Mostra

Al MIC di Faenza si celebra l’arte di Nino Caruso, scultore e designer italiano

Nino Caruso, lo scultore e designer italiano noto più all’estero che in patria, è protagonista della prossima mostra al MIC di Faenza

Dal 28 maggio al 9 ottobre 2022 al MIC- Museo internazionale della ceramica di Faenza si terrà una antologica dedicata a Nino Caruso. Un centinaio di opere dello scultore, ceramista e designer italiano, racconteranno i suoi 50 anni di carriera.

100 opere per descrivere la carriera di Nino Caruso

La mostra “Forme della memoria e dello spazio” è un’ampia antologica che racconta i 50 anni di carriera di Nino Caruso  attraverso un centinaio di opere. L’esposizione documenta l’intensa attività dell’artista, ceramista, scultore e designer italiano più noto all’estero che in Italia. Caruso ebbe un’attività artistica ed espositiva ricchissima che affiancò a quella didattica ed editoriale. I suoi manuali di ceramica sono infatti tra i più importanti al mondo.

La mostra, già  allestita nel 2020 nei musei giapponesi di Kyoto e Mino, con i quali il MIC di Faenza è coproduttore è curata da Claudia Casali e di Tomohiro Daicho, curatore del MOMAK di Kyoto, con il supporto dell’Archivio Nino Caruso.

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Chi è Nino Caruso?

Nato a Tripoli da famiglia siciliana nel 1928, negli anni ’50 si trasferisce a Roma. Nella “Città Eterna” Caruso conosce Salvatore Meli, che lo aiutò a sviluppare il suo linguaggio artistico. Grazie allo stesso Meli e viene introdotto a Villa Massimo, dove entrò in contatto con Guttuso e gli artisti e intellettuali dell’avanguardia romana.

A partire dal 1965 inizia ad usare il polistirolo per realizzare stampi a colaggio in cui versa l’argilla, rivoluzionando il suo metodo di lavoro, alla ricerca di un nuovo rapporto scultura-architettura.

Nel 1966 Nino Caruso contribuisce alla costituzione del Centro Italiano delle Produzioni d’Arte (CIPA) di cui assume il ruolo di segretario.

L’artista dedica interi cicli della sua produzione all’arte etrusca, per cui nutriva una vera passione, a cui furono attribuiti vari riconoscimenti.

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