Dizionario Arte

alabastro

Molto usato dagli antichi egizi, in particolare per piccoli oggetti come vasi e recipienti, ma anche per oggetti di grandi dimensioni come i sarcofagi. Successivamente  utilizzato in vari tipi di incisioni (generalmente di piccola grandezza), a volte per sfruttare le belle striature colorate della pietra (causate dalla presenza di ferro o di altri minerali).

 

 

alabastro di calcite

Alabastro. Termine applicato a due tipi di pietra tenera e traslucida, simili all’apparenza ma differenti per composizione. Il primo tipo, conosciuto anche come alabastro di calcite,  egizio o marmo di onice, è una forma di carbonato di calcio.

Molto usato dagli antichi egizi, in particolare per piccoli oggetti come vasi e recipienti, ma anche per oggetti di grandi dimensioni come i sarcofagi. Successivamente  utilizzato in vari tipi di incisioni (generalmente di piccola grandezza), a volte per sfruttare le belle striature colorate della pietra (causate dalla presenza di ferro o di altri minerali). Il secondo tipo, a volte chiamato alabastro di gesso o vero alabastro, è una forma di gesso (solfato di calcio). Se ne fece grande uso nella scultura del tardo medioevo.

Oltre a potersi tagliare e lucidare facilmente, ha il vantaggio di poter essere dipinto e dorato senza alcuna mestica. Fu utilizzato principalmente per piccole pale d’altare, che dal 1350 al 1550 circa vennero prodotte in grandi quantità in Inghilterra, molte di esse per essere esportate: venivano spedite soprattutto in Francia, ma anche in paesi più lontani come l’Islanda e la Russia.

La migliore raccolta di queste pale d’altare si trova al Victoria & Albert Museum, Londra, e altri esemplari notevoli sono al museo del castello di Nottingham, città un tempo famosa per i suoi ‘alabastrai’ (l’industria dell’alabastro era dislocata nelle Midlands, poiché le cave principali erano nel Derbyshire e nello Staffordshire). La produzione di immagini religiose si concluse con la Riforma, ma l’alabastro continuò a essere utilizzato per le sculture tombali fino al secolo XVIII. Alcuni scultori moderni, come Henry Moore, se ne sono serviti per opere di piccole dimensioni.

Vuoi ricevere Mam-e direttamente nella tua casella di posta? Iscriviti alla Newsletter, ti manderemo un’email a settimana con il meglio del nostro Magazine.

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ!