Arte,  Mostra

Alberto Martini, incisioni di tenebra da dicembre 2017

A Milano, in dicembre, Martini, l’artista visionario amato dai surrealisti

Alberto Martini, Uomo oceanico, 1929, olio su tela, cm. 35x46
Alberto Martini, Uomo oceanico, 1929, olio su tela, cm. 35×46

“Tra visione e sogno”, è il titolo dell’omaggio espositivo ad Alberto Martini della storica Galleria Blu, fondata negli anni ’50 da Peppino Palazzoli, cenacolo e rampa di lancio di artisti dell’avanguardia come Yves Klein, Lucio Fontana, che allora aveva l’atelier in via Senato e Piero Manzoni, che abitava a Brera, in via Fiori Oscuri, e altri famosi. La mostra inaugurerà  a Milano in dicembre nella ricorrenza del centoquarantesimo anniversario della nascita (cadrà il 24 novembre) del grande artista simbolista friulano.

Alberto Martini, Frammenti, olio su tavola cm. 22x16
Alberto Martini, Frammenti, olio su tavola cm. 22×16

Dal cilindro di Alberto Martini (Oderzo 1876 – Milano 1954), l’autore più saccheggiato dai maestri surrealisti che verranno, esce l’inferno e il paradiso. Impossibile, per esempio, pensare alle foreste impenetrabili di Max Ernst o ai ritratti dall’espressione spiazzante di Magritte, senza fare i conti con le suggestioni notturne dell’artista di Oderzo: abissi di nero dove s’indovina la presenza  di diavolesse dalle mani nervose, autoritratti con gli occhi roteanti, spiritelli alati e perfino aguzzi profili di città chiaroscurati da una torbida eclissi di luna.

Alberto Martini, La secchia rapita. L'armata del conte di Culagna, 1903, china su tavola, cm.25x20,5
Alberto Martini, La secchia rapita. L’armata del conte di Culagna, 1903, china su tavola, cm.25×20,5

Come immagine staffetta della mostra (curata da Elena Pontiggia), che espone una ventina di opere, tra dipinti e incisioni, è stato scelto uno incredibile Autoritratto del 1914, realizzato in forma di biglietto da visita, composto da: un’ala di corvo, gli artigli di un satiro, una sirena e un teschio, una luna piena, uno sguardo senza volto e una bocca. La scenografia giusta per un film fanta-noir di Tim Burton, direbbe un cinefilo. Di sicuro è una delle opere più graffianti, in china nera, tipica delle atmosfere di Martini, che la riprenderà   in maniera meno macabra e sabbatica nell’ “Autoritratto straordinario”, capolavoro a penna del 1928.

Alberto Martini- Tra visione e sogno. Milano, Galleria Blu, via Senato 18. Orario: da lunedì a venerdì. 10-12.30; 15.30 – 19; sabato 15.30 – 19, chiuso domenica e festivi. Dal 12 dicembre al 24 febbraio

 

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