ALDO MORO VENIVA BARBARAMENTE UCCISO IL 9 MAGGIO 1978- LE FRASI MEMORABILI
Il 9 Maggio 1978 veniva barbaramente ucciso Aldo Moro, politico, accademico e giurista italiano. Lo ricordiamo con le sue frasi memorabili
Sono passati ben 42 anni dalla morte di Aldo Moro, politico, accademico e giurista italiano. Noto per essere stato tra i fondatori della Democrazia Cristiana, ne è stato anche segretario politico e presidente del consiglio nazionale, oltre che suo rappresentante alla Costituente.
Inoltre, è stato più volte ministro e cinque volte Presidente del Consiglio dei ministri. Dal 1963 al 1968 ha guidato governi di centro-sinistra. Nel periodo 1974-1976 ha promosso la cosiddetta strategia dell’attenzione verso il Partito Comunista Italiano.
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Il 16 marzo, poco dopo le 9:00 del mattino, in Via Mario Fani a Roma, un commando delle Brigate Rosse uccide le sue cinque guardie del corpo, Raffaele Iozzino, , Oreste Leonardi, Giulio Rivera e Francesco Zizzi e sequestra il presidente della Dc, Aldo Moro. Appresa la notizia, operai, studenti, cittadini in tutta Italia scendono in sciopero e danno vita a manifestazioni in risposta agli appelli dei partiti e del sindacato a mobilitarsi contro il terrorismo. Tutti i giornali escono in edizione straordinaria annunciando e condannando il sequestro del presidente della DC e l’uccisione della sua scorta.
Hanno così inizio le trattative tra Brigate Rosse e Stato, ma nessun accordo viene raggiunto. Il cadavere del politico viene ritrovato il 9 maggio 1978, in una Renault 4 rossa posta in via Caetani, non lontano da piazza del Gesù. La sua famiglia, ritenendo che lo Stato non abbia fatto abbastanza per salvare la vita di Moro, rifiuta i funerali di Stato.
Le frasi memorabili di Aldo moro
- Per fare le cose, occorre tutto il tempo che occorre.
- Quando si dice la verità non bisogna dolersi di averla detta: la verità è sempre illuminante.
- La razza è l’elemento biologico che, creando particolari affinità, condiziona l’individuazione del settore particolare della esperienza sociale, che è il primo elemento discriminativo delle particolarità dello Stato.
- Nessuno è chiamato a scegliere tra l’essere in Europa e nel Mediterraneo, poiché l’Europa intera è nel Mediterraneo.
- Non basta dire, per avere la coscienza a posto: noi abbiamo un limite, noi siamo dei politici e la cosa più appropriata e garantita che noi possiamo fare è di lasciare libero corso alla giustizia, è fare in modo che un giudice, finalmente un vero giudice, possa emettere il suo verdetto.
- Lo Stato democratico, lo Stato del valore umano, lo Stato fondato sul prestigio di ogni uomo e che garantisce il prestigio di ogni uomo, è uno Stato nel quale ogni azione è sottratta all’arbitrio ed alla prepotenza, in cui ogni sfera di interesse e di potere obbedisce ad una rigida delimitazione di giustizia, ad un criterio obiettivo e per sua natura liberatore; è uno Stato in cui lo stesso potere pubblico ha la forma, la misura e il limite della legge, e la legge, come disposizione generale, è un atto di chiarezza, è un’assunzione di responsabilità, è un impegno generale ed uguale.
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