Ales Bialiatski, Memorial e Center for civil liberties vincono il Premio Nobel per La Pace 2022
Ales Bialiatski, Bielorussia, l’organizzazione per i diritti umani russa Memorial e l’organizzazione per i diritti umani ucraina Center for Civil Liberties vincono il Premio Nobel per la Pace 2022 per. Il premio per la pace è assegnato da una commissione selezionata dal parlamento norvegese (Stortinget).
L’edizione del 2021 è stata vinta da Maria Ressa e da Dmitry Muratov per la salvaguardia della libertà d’espressione. Il premio per la Pace è stato istituito nel 1901 e sono state premiate 109 persone e 28 organizzazioni. L’Unione Europea ha vinto l’ambito premio nel 2012 per aver contribuito al mantenimento della pace per oltre 60 anni in Europa.
Per sapere gli altri vincitori dei Premi Nobel 2022 leggi il nostro articolo.
Ales Bialiatski, Bielorussia, l’organizzazione per i diritti umani russa Memorial e l’organizzazione per i diritti umani ucraina Center for Civil Liberties vincono il premio Nobel per la Pace 2022.
L’attivista per i diritti umani Ales Bialiatski, Bielorussia, e le organizzazioni per i diritti umani Memorial, Russia, e Center for Civil Liberties, Ucraina, hanno vinto in prestigioso premio. La motivazione risiede nel loro instancabile lavoro per la difesa della pace e della democrazia.
“I vincitori del Premio Nobel per la Pace 2022 rappresentano la società civile nei loro paesi d’origine. Da molti anni promuovono il diritto di criticare il potere e tutelare i diritti fondamentali dei cittadini. Hanno compiuto uno sforzo eccezionale per documentare i crimini di guerra, le violazioni dei diritti umani e l’abuso di potere. Insieme dimostrano l’importanza della società civile per la pace e la democrazia”.
BREAKING NEWS:
The Norwegian Nobel Committee has decided to award the 2022 #NobelPeacePrize to human rights advocate Ales Bialiatski from Belarus, the Russian human rights organisation Memorial and the Ukrainian human rights organisation Center for Civil Liberties. #NobelPrize pic.twitter.com/9YBdkJpDLU— The Nobel Prize (@NobelPrize) October 7, 2022
Ales Bialiatski
L’attivista bielorusso, nato il 25 settembre 1962 a Vyartsilya, Karelia, in Russia, è “uno degli iniziatori del movimento democratico emerso in Bielorussia a metà degli anni ‘80”. “Ha dedicato la sua vita alla promozione della democrazia e dello sviluppo pacifico nel suo Paese d’origine”, scrive la nota del Premio Nobel. È il fondatore, tra le altre cose, dell’organizzazione Visna (Primavera) che si oppone dal 1996 alla deriva dittatoriale della Bielorussia. Visna in poco tempo è diventata una grande organizzazione per i diritti umani che vigila e condanna l’uso della tortura da parte delle autorità contro i prigionieri politici.
Ales Bialiatski è attualmente detenuto, senza processo, in carcere per proteste contro il regime di Minsk. “Nonostante le enormi difficoltà personali, Bialiatski non ha ceduto di un centimetro nella sua lotta per i diritti umani e la democrazia in Bielorussia”.
Memorial
L’organizzazione per i diritti umani Memorial è stata fondata nel 1987 da attivisti per la tutela delle vittime del regime comunista dell’Unione Sovietica. Dopo il crollo dell’URSS, l’Ong ha iniziato a documentare in maniera sistematica le oppressioni e le violazioni dei diritti umani in Russia. Al momento è la massima autorità per quanto riguarda le informazioni dei centri di detenzioni dei prigionieri politici. Non a caso Putin pochi giorni dopo l’invasione dell’Ucraina ha deciso di chiuderla. Memorial si è anche dedicata al monitoraggio dei crimini e degli abusi sulla popolazione da parte delle forze pro Russia durante la guerra in Cecenia. La capa del distaccamento in Cecenia, Natalia Estemirova, è stata uccisa a causa di questo lavoro nel 2009.
“Quando la società civile deve cedere il passo all’autocrazia e alla dittatura, la pace è spesso la prossima vittima”.
Center for Civil Liberties
Il Centro per le Libertà Civili è un’organizzazione per lo sviluppo e il miglioramento dei diritti umani e della democrazia in Ucraina. La missione principale del Centro è dunque quello rafforzare la società civile ucraina e fare pressione sulle autorità affinché l’Ucraina diventi una democrazia a tutti gli effetti. Dal febbraio del 2022, gli attivisti dell’Ong hanno concentrato i propri sforzi per documentare i crimini di guerra contro la popolazione civile commessi dall’esercito russo.
Articolo in aggiornamento…
Foto di copertina: The Nobel Prize (nobelprize.org)
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Editor: Lorenzo Bossola
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