
Alessandro Giuli alla presidenza del MAXXI di Roma
Nuovo presidente al MAXXI di Roma: ora è il turno di Alessandro Giuli
Alessandro Giuli è il nuovo presidente della Fondazione MAXXI di Roma. La nomina, arrivata lo scorso 23 novembre, ha validità dal 12 dicembre. Succede a Giovanna Melandri, il cui incarico decennale era scaduto il 1° novembre.
Alessandro Giuli, il nuovo presidente
Laureato in Lettere e Filosofia, ha una carriera come giornalista, iniziata con successo presso Il Foglio diretto da Giuliano Ferrara, che subito dopo la nomina lo ha sostenuto con un tweet.
Eviterei di rompere le palle a Alessandro Giuli, che è un quarantenne italiano pieno di talento. Punto #punto
— giuliano ferrara (@ferrarailgrasso) November 23, 2022
Oltre a vantare collaborazioni con altre testate (Il Tempo, Libero, Linkiesta), negli anni si è anche distinto come opinionista in vari talk show. È anche scrittore di vari libri, fra cui Il passo delle oche – L’identità irrisolta dei postfascisti e Sovranismo per esordienti – Individui e potere tra identità e integrazione. Ciò che manca nel suo curriculum è l’esperienza nella gestione dei beni culturali: va infatti a sostituire Giovanna Melandri, ex Ministro per i beni e le attività culturali dal 1998 al 2001.
Con la sua nomina, il centro-destra sembra compattare la propria presenza nel mondo culturale, con un atteggiamento decisamente più competitivo di quello registrato negli anni passati.
Il futuro del MAXXI
La sfida che attende Giuli è la gestione di un museo giovane e in piena evoluzione, inaugurato nel 2010 in un edificio progettato da Zaha Hadid, ma già con una forte vocazione internazionale e capace di grandi progetti, come l’apertura della casa-museo di Giacomo Balla e l’esposizione – per la prima volta in Italia – delle opere di Huang Yong Ping. In particolare, dovrà gestire il progetto del Grande MAXXI, che prevede di ampliare gli spazi del museo con il MAXXI Hub (uno spazio multifunzionale in grado di ospitare un centro di ricerca e sperimentazione del rapporto fra arte, architettura e scienza, un centro di eccellenza per il restauro del contemporaneo, nonché nuovi spazi per le attività formative e per i depositi) e di renderlo pienamente sostenibile, con l’obiettivo della carbon neutrality, ed accessibile e inclusivo.
Il progetto, che ha preso il via nel 2022 ed è ispirato ai valori del New European Bauhaus, prevede dei lavori fra il 2023 ed il 2026. Il nuovo presidente dovrà essere in grado di gestire i finanziamenti concessi dal governo Draghi, che ammontano attualmente a 37,5 milioni, provenienti da risorse di bilancio quali il Piano strategico Grandi Progetti beni culturali del Mic (15 milioni), la parte del PNRR concernente il Mic stesso (2,5 milioni) ed il Fondo del Mims dedicato alla conservazione ed alla valorizzazione dei beni culturali e degli spazi loro dedicati (20 milioni).
Giovanna Melandri, il commiato dal MAXXI
Subito dopo la nomina di Giuli, la Melandri ha convocato una conferenza stampa per il 24 novembre, in cui ha ripercorso la storia del MAXXI e del suo incarico, cronologicamente quasi sovrapponibili, che hanno visto un importante ampliamento della collezione, la composizione di un ricco archivio documentario-fotografico e la comunicazione con varie realtà creative in tutto il mondo. In conclusione, pur non nascondendo il suo dispiacere nel dover abbandonare il museo in questo periodo di floridezza, ha dichiarato: “Io vado via gioiosa e tranquilla, perché so che questo team garantirà una continuità importante, so che qui abbiamo fatto crescere un’intelligenza collettiva rara. Siate generosi e creativi come sapete essere, e tutto andrà bene. Faccio gli auguri di buon lavoro ad Alessandro Giuli”.
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