Alexander Wang
Moda,  Dizionario Arte

ALEXANDER WANG: LA STRAORDINARIA STORIA DI UNO STILISTA ANTICONFORMISTA

Alexander Wang (San Francisco, 26 dicembre 1980) è uno stilista statunitense di origine taiwanese.

Appassionato di moda fin dall’età adolescenziale, Alexander Wang seguendo il richiamo della moda, lascia la famiglia (che l’ha sempre sostenuto in ogni sua scelta) per trasferirsi a New York.

Nella Grande Mela studia alla Parsons School, prestigiosa scuola di arte e design; percorso accademico che non lo soddisfa pienamente visto che, dopo un anno di studi, comprende che il design si impara sul campo.

Il successo di Alexander Wang è stato sostenuto dal Council of Fashion Designers of America per un riconoscimento legato alla linea womenswear (2007) che gli è valso un premio di 200.000 dollari.

Nella teca dei premi, lo stilista vanta anche il Fashion Fund Award Winner indetto dalla rivista Vogue America.

A Wang va riconosciuto il merito di aver creato una moda anticonformista.

Nelle sue collezioni, l’individualismo è stato annullato quasi del tutto, aprendo il varco per la moda gender.

Capi basici sono sostenuti da pregiati filati come cachemire talvolta mixato al cotone e al lino. La palette di colori non è sicuramente generosa nelle tonalità.

Il suo “creare moda”, sempre sui generis, gli permette di sedere sull’ambita poltrona di Balenciaga, vestendo i panni di direttore creativo dopo l’addio alla maison di Nicolas Ghesquière.  Era il dicembre del 2012.

Dopo tre anni di sodalizio, cede il posto a Demna Gvasalia.

Alexander Wang
Alexander Wang ama vestire sempre di nero

È con marchi come H&M e Adidas che riesce a conquistare una buona fetta di mercato.

Per la catena di moda low cost, Alexander elabora una capsule collection legata alla moda sportwear; per Adidas Original, invece, rivede i codici estetici del marchio, capovolgendo di 180° lo storico logo dell’azienda.

Designer come Martin Margiela e Ralph Lauren sono, per lui, idoli da seguire perché “sempre fedeli alla loro visione”.

Non ho mai creduto nell’innovazione fine a se stessa, preferisco ragionare su cosa significhi oggi la modernità. Ho anche cercato la parola sul vocabolario per essere davvero preciso: è moderno ciò che hai davanti, quello che vivi, la tua realtà, e io riproduco ciò che vedo”. Alexander Wang

 

 

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