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Alien Covenant: cosa sappiamo del film

Proseguono, dettaglio dopo dettaglio, le anteprime sul nuovo capitolo dedicato all’agghiacciante mostro xenomorfo più famoso del cinema, ALIEN. Sappiamo già che il nuovo film di Ridley Scott, in uscita la primavera prossima, sarà una sorta di seguito di Prometheus, diretto dallo stesso regista nel 2012,  e che fonderà le atmosfere di quest’ultimo semi-riuscito kolossal con quelle del primo Alien, girato ormai quasi quarant’anni fa.

L’atteso sequel di Alien, “Covenant”: le immagini, gli interpreti e le news sul nuovo film della saga fantascientifica di Ridley Scott

In particolare, racconterà dei membri dell’equipaggio della nave Covenant i quali, convinti di essere approdati in un pianeta accogliente e paradisiaco, scopriranno di essere finiti invece in un luogo infernale, abitato da un solo abitante, il ‘sintetico’ David (Michael Fassbender, già protagonista di Prometheus).
La nuova ‘Ripley’ eroina dell’originale saga fantascientifica interpretata da Sigourney Weaver, sarà, almeno nello spirito, l’attriceKatherine Waterson (già vista in Vizio di forma di P.T.Anderson) . Eccola, armata di fucile, in una foto tratta del set appena rilasciata:

Alien: Covenant (2017) – Katherine Waterson

Secondo le indiscrezioni, la ‘creatura’ protagonista sarà un riadattamento bizzarro e biancastro dell’originale Alien, disegnato a fine anni ’70 dal geniale progettista ed artista tedesco Hans Ruedi Giger e trasformato in muppet-3d dal compianto Carlo Rambaldi.

A quanto pare faranno capolino nel film due altri specie di mostri, ancora più strani, che entreranno in scena solo verso la fine del film. Il primo mostro è stato pensato come ‘protomorfo’, cioè come creatura-matrice, una versione originaria e primordiale anche rispetto alla creatura terrificante del primo film di Ridley Scott.

A sdoppiarsi non sarà solo il terribile alieno, ma anche Michael Fassbender, che oltre a interpretare David vestirà anche i panni di Walter, anch’esso un androide e anch’esso creatura prototipale. Se Walter è un robot in senso classico, 1.0, David rappresenta la sua natura evoluzione tecnologica. Il campo delle potenzialità conflittuali sono così vastissimo ed è sopratutto per questo che la nuova pellicola di Scott promette bene, essendosi allontanata dalla trama dell’irripetibile film del 1979 avendone però mantenuto le magiche ed oscure suggestioni.

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