Dizionario Arte

Allori, Alessandro

Pittore fiorentino, allievo e figlio adottivo di Bronzino. Dal 1554 al 1560 fu a Roma, dove l’influenza del Giudizio universale di Michelangelo andò ad aggiungersi a quella del manierismo di corte del maestro. La sua variegata produzione comprendeva pale d’altare, ritratti e disegni d’arazzi. Il dipinto Pesca delle perle (1570-71, Studiolo di Francesco I, Palazzo Vecchio, Firenze) è considerato il suo capolavoro; dinamico e pieno di invenzioni, unisce ai nudi di derivazione michelangiolesca le forme allungate e i colori smaltati di Bronzino. Fu uno degli ultimi esponenti italiani di un certo rilievo del manierismo, corrente che alla sua morte era ormai in pieno declino. Suo figlio Cristofano (Firenze 1577-Firenze 1621) fu uno dei principali pittori fiorentini del suo tempo, caratterizzato da uno stile più naturalistico e barocco rispetto a quello del padre. Produsse opere di vario tipo, ma è ricordato soprattutto per un dipinto, Giuditta con la testa di Oloferne (1615 ca, Palazzo Pitti, Firenze, e altre versioni), che nei secoli XVIII e XIX fu uno dei più famosi dipinti italiani. Allori condusse una vita dissipata (con intervalli all’insegna di un pio ascetismo), e in questo quadro scelse di dare a Giuditta il volto da femme fatale della sua amante, mentre ritrasse se stesso nella testa mozzata di Oloferne. L’Ashmolean Museum di Oxford conserva ritratti sia di Alessandro che di Cristofano Allori. Nascita: Firenze 1535; Morte: Firenze 1607

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