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Alpini a Rimini: 500 segnalazioni di molestie e 160 denunce, partono le indagini

Aumentano le denunce di molestie dopo l’adunata degli Alpini a Rimini

È ormai inarrestabile la bufera che si è creata intorno alla denunce di molestie da parte di moltissime donne che hanno partecipato alla 93esima adunata degli Alpini a Rimini. Secondo quanto riporta il gruppo transfemminista “Non una di meno“, ammonterebbero a 160 i racconti delle molestie subite e a 500 le segnalazioni effettuate.

“Non riteniamo necessario che vi siano delle denunce per credere alle molestie. Sappiamo che sono accadute, anche molte di più di quelle che sono arrivate a noi. In questo caso, però, le denunce possono essere uno strumento aggiuntivo affinché questi episodi che si ripetono a ogni adunata non vengono ignorati come in passato”. Questa la comunicazione arrivata da “Non una di meno” dopo l’incontro di ieri con le vittime e i rispettivi avvocati.

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Adunata Alpini a Rimini: aumenta il numero delle denunce

Le attiviste di “Non una di meno” stanno al momento raccogliendo le varie segnalazioni con tanto di prove (foto e video) per valutare la procedura legale da intraprendere collettivamente. “Chiediamo a tutti e a tutte di aiutarci con la raccolta di questi materiali”, hanno chiesto. Inoltre, hanno reso disponibile una sorta di vademecum da compilare per presentare in autonomia una denuncia.

Nelle ultime ore continuano ad arrivare segnalazioni su segnalazioni. Una 26enne ha presentato direttamente ai carabinieri una denuncia su cui la Procura di Rimini ha aperto un fascicolo contro ignoti. L’identificazione del colpevole sarà sicuramente molto complessa, considerate le 400 mila presenze all’adunata. L’avvocato della ragazza ha specificato che “non c’è nulla contro il corpo degli Alpini, ma la questione sta solo nell’esercizio di un diritto”.

La petizione che chiede lo stop delle adunate

Nelle ultime 24 ore, intanto, è stata aperta una petizione che vuole imporre lo stop alle adunate a seguito dell’alto numero di molestie segnalate a Rimini. Il totale di firme arrivate finora è altissimo e sfiorerebbe le 14 mila. L’obiettivo è chiedere la sospensione per due anni per dare un segnale. I promotori della petizione lanciata sulla piattaforma Change.org spiegano che “non siamo più disposti come cittadini ad assistere a comportamenti simili, svilenti per tutte le donne e le minoranze”.

Le scuse sono poi arrivate da Sebastiano Favero, presidente dell’Ana, che ha dichiarato: “Adesso ci sono fatti concreti e chiedo subito scusa a tutti coloro che hanno subito le molestie. Faremo di tutto, insieme alle forze dell’ordine, per individuare i responsabili, e se appartengono alla nostra associazione, prenderemo forti provvedimenti”.

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Alpini, denunce di molestie a Rimini: la reazione del governo

Sono anche arrivate le reazioni dal governo. La ministra per le pari opportunità, Elena Bonetti, ha specificato che “è importante che oggi le donne abbiano il coraggio di denunciare per proteggere altre donne”. In merito all’adunata, invece, ha affermato: “È chiaro che non è l’adunata in quanto tale il problema, ma lo è il fatto che durante questo evento sia accaduto qualcosa di lesivo alla dignità delle donne”.

Anche Roberto Fico, presidente della Camera, ha detto la sua: “Siamo un Paese troppo maschilista. Quello che è accaduto a Rimini è inaccettabile. È necessario che tutte le donne che hanno subito molestie, fisiche o psicologiche, vadano a denunciare. Io sono con loro”.

 

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Editor: Susanna Bosio

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