Dizionario Arte

Altamira

Primo sito preistorico con pitture rupestri a essere scoperto; si trova 30 chilometri circa a ovest di Santander, vicino al villaggio di Santillana del Mar, nel nord della Spagna. L’ingresso della caverna fu scoperto nel 1868 da un cacciatore. Gli scavi incominciarono nel 1879 per opera di un proprietario terriero locale, don Marcelino de Sautuola, e le pitture della volta oggi famose furono trovate dalla figlia piccola. L’antichità e l’autenticità delle pitture furono dapprima negate da molti studiosi di preistoria, ma i dubbi furono dissipati dopo che nel 1901 ci furono nuovi ritrovamenti rupestri vicino a Les Eyzies, Francia, a opera di Henri Breuil (1877-1961), lo studioso che più di chiunque altro cercò di promuovere lo studio scientifico dell’arte rupestre. Le grotte di Altamira si estendono per circa 300 metri in un massiccio di pietra calcarea, ma le pitture si trovano in una galleria, spesso non più alta di due metri, a 30 metri dall’ingresso. Quelle meglio conservate si trovano sulla volta: figure policrome di animali, soprattutto bisonti, disegnate quasi a grandezza naturale, con i contorni accentuati qua e là da incisioni. Le pitture sono di carattere naturalistico, e dimostrano padronanza nella rappresentazione delle forme essenziali e attenzione per gli atteggiamenti caratteristici e il movimento degli animali. Perciò alle grotte di Altamira è stato attribuito l’appellativo di Cappella Sistina dell’arte rupestre. Nella caverna si trovano anche incisioni rupestri di teste d’animale. Le pitture policrome risalgono al 12.000 circa a.C., e sono considerate, come quelle di Lascaux, in Francia, le pitture rupestri più importanti a noi note dell’età preistorica.

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