Amicizia tra Mancini e Vialli
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Amicizia tra Mancini e Vialli: i Gemelli del Gol

Oggi Gianluca Vialli avrebbe compiuto 59 anni.  Nel corso del Festival della Marina di Villasimius, il “Mancio” ha ricordato il suo amico: lo ha fatto con un collegamento a distanza, in occasione della proiezione de “La bella stagione” il docufilm sulla “Sampdoro” diretto da Marco Ponti, ospite del Festival:

«59 anni, amico mio. Il tempo passa, tanti auguri ovunque tu sia».

Sempre insieme, fianco a fianco nei momenti più felici della loro vita, come quando nel 1991, ancora ragazzi, consegnarono alla Sampdoria lo storico scudetto.

E come quando, trent’anni dopo, a Wembley, uno da Ct della Nazionale, l’altro da membro del suo staff, hanno regalato all’Italia quell’Europeo che mancava da mezzo secolo. Ma Roberto Mancini è rimasto vicino al suo “gemello del gol” Gianluca Vialli anche nei momenti più complicati, quelli della malattia che lentamente lo ha portato via, sino alla morte dello scorso 6 gennaio.

«Fisicamente non è più con noi», ha detto Mancini, «ma resterà sempre nei nostri cuori. È stato uno dei migliori attaccanti che abbia mai visto, e una persona speciale».

 

L’amicizia tra Mancini e Vialli: i “Gemelli del Gol”

L’amicizia tra Mancini e Vialli. Questa è la storia di due campioni e un’amicizia forte e pulita, rinsaldata dal nuovo ruolo di Vialli che, dal 2019, è capo Delegazione della Nazionale azzurra guidata dal c.t. Roberto Mancini. Un legame che da sempre unisce i due ragazzi del 1964, divisi da pochi mesi di distanza (il 9 luglio è nato Vialli, il 27 novembre Mancini).

 

Amicizia tra Mancini e Vialli
Amicizia tra Mancini e Vialli: i due conquistarono lo storico scudetto per la Sampdoria nella stagione 1990-1991

I “Gemelli del Gol”

Luca Vialli nasce ricco, figlio di un proprietario terriero di Cremona; Roberto Mancini cresce in una famiglia modesta, a Jesi, figlio di un falegname e di un’infermiera. Due personaggi agli antipodi che, però, hanno molto in comune: entrambi col pallone compongono poesie, entrambi scriveranno la storia con la Sampdoria.

Tra gli anni ’80- ’90, Vialli e Mancini erano i «Gemelli del Gol», i due esponenti più luminosi della gioventù calcistica italiana. Giocano in una piccola squadra che cerca di contrastare lo strapotere delle big di Serie A.

Quella Sampdoria che nel 1991 vince uno storico scudetto: una squadra leggera, bella da vedere e che appassiona. Roberto e Luca sono i due talenti che guideranno il club blucerchiato con genio e tecnica, potenza e fantasia.

La chiamano «Sampdoro»: Mancini dipinge, Vialli segna. I due sono inseparabili anche fuori dal campo, esaltati dallo storico allenatore Vujadin Boskov, saggio, ed abile nel capire il vero potenziale dei due concedendo loro libertà di esprimersi.

Sono anni di scherzi (Vialli ne è maestro) e notti finiscono all’alba, Genova è il loro regno. Insieme convinceranno molti compagni a rimanere alla Samp, nonostante ci sia tutta la Serie A alla porta.

Ma nella loro amicizia capitano anche momenti di crisi: un banale litigio sul campo si trasforma in un prolungato e immusonito silenzio che dure per un paio di settimane con Boskov che infine interviene. L’incidente si chiude con un fraterno abbraccio al cospetto dei compagni di squadra.

Roberto resta sotto la Lanterna quindici anni (dal 1982 al 1997) prima di chiudere la carriera con la Lazio. Luca resterà alla Sampdoria otto anni (dal 1984 al 1992) poi andrà alla Juventus.

L’amicizia tra Mancini e Vialli: i due condottieri della nostra Nazionale di calcio, oltre la malattia

I due oggi si ritrovano in Azzurro. Luca Vialli è a capo della Delegazione della Nazionale azzurra, dopo essere riuscito a sconfiggere un tremendo cancro al pancreas: un calvario lungo quasi due anni che aveva cambiato la sua vita e scosso il mondo del calcio.

Ma ora il peggio è passato: già a dicembre 2019 si sono conclusi 17 mesi di chemioterapia, un ciclo da 8 e un altro da 9 mesi. Una sfida durissima dal punto di vista fisico e mentale, anche se gli ultimi esami non hanno evidenziato segni negativi nella risposta del suo corpo. La strada verso la completa guarigione è lunga, ma nessuna sfida è troppo grande per il bomber di Cremona.

È bello pensare che Luca Vialli – in un momento così delicato della propria esistenza – si senta più forte anche grazie alla vicinanza del suo amico Mancini. Roberto e Luca, Luca e Roberto: i Gemelli del Gol, fratelli d’Italia!

Amicizia tra Mancini e Vialli
Vialli e Mancini: Fratelli d’Italia!

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