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Andrea Iannone: carriera e risultati del pilota italiano

Andrea Iannone: carriera e risultati del pilota italiano, squalificato per una controversa vicenda di doping

Andrea Iannone è un pilota italiano che ha corso nel Motomondiale dal 2005 al 2019. Fino al 2009 ha corso nella classe 125, per poi passare in Moto 2 nel 2010 dove è rimasto fino al 2012. Dal 2013 al 2019 ha corso in Moto GP. Ha vinto 13 gare, ha realizzato 10 pole position ed è salito per 35 volte sul podio. Dal novembre 2019 è squalificato per 4 anni per una controversa vicenda di doping, che ha di fatto messo fino alla sua carriera nel Motomondiale.

Andrea Iannone: carriera e risultati

Andrea Iannone tra i big della Moto2, 6° tempo e seconda fila

Iannone debutta in 125 a soli 15 anni in sella all’Aprilia. Dopo 3 anni di apprendistato disputa due buoni stagioni nel 2008 e nel 2009, vincendo 4 gare e venendo promosso in Moto 2. Già al primo nella nuova categoria dimostra la sua competitività, vincendo 3 gare e chiudendo la stagione al terzo posto. Nel 2011 e nel 2012 conferma gli ottimi risultati, chiudendo ancora al terzo posto con varie vittorie e podi, duellando spesso con il giovane Marc Marquez. Queste prestazioni lo portano alla promozione in Moto GP, in sella alla Ducati del team Pramac a partire dal 2013.

MotoGP Austria Gara: Andrea Iannone in trionfo, 1-2 Ducati

Nei primi due anni di Moto GP si piazza costantemente in top ten, chiudendo le stagioni al 12° e 10° posto. Dal 2015 viene promosso in Ducati ufficiale, al fianco del connazionale Andrea Dovizioso. Chiude l’anno quinto, con 3 podi e una pole position. Nel 2016 vince la sua prima gara in Moto Gp, in Austria, ma è spesso coinvolto in incidenti e cadute. In Argentina travolge anche il compagno Dovizioso e nel finale di stagione deve saltare 3 gare per una caduta. Nel 2017 e 2018 corre per la Suzuki, ottenendo 4 podi nella seconda stagione. Nel 2019 passa all’Aprilia, ma la stagione è complicata e termina con la squalifica per doping al GP di Malesia.

Andrea Iannone: la squalifica per doping

Il 17 dicembre 2019 la Federazione Internazionale Motociclistica sospende momentaneamente Iannone dalle corse a causa della positività a un controllo antidoping. In particolare in un campione delle sue urine sono state trovate piccole tracce di steroidi anabolizzanti, risalenti al Gran Premio della Malesia del 3 novembre 2019. Nel gennaio 2020 le controanalisi confermano la presenza di drostanolone, che è una sostanza proibita.

Nell’aprile 2020 la Federmoto internazionale condanna Iannone a 18 mesi di stop, ma riconosce che si è trattato di una contaminazione alimentare e non di doping. Le tracce di drostanolone sono troppo piccole per trattarsi di doping, quindi, come sostiene la difesa, la sostanza è finita nell’organismo di Iannone attraverso la carne mangiata in un ristorante lì in Asia. Il 10 novembre 2020 il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna condanna Iannone a una squalifica di quattro anni e considera non validi tutti i risultati che ha ottenuto dal 1° novembre 2019 fino alla sospensione, quelli del GP della Malesia e del GP della Comunità Valenciana.

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