La Magnani
Spettacolo,  Cinema

Anna Magnani. Dal neorealismo italiano fino all’Oscar. una carriera lunga 40 anni

Anna Magnani, Nannarella, così la chiamavano gli amici romani, festeggiamo l’anniversario della sua nascita attraverso la sua immagine di artista simbolo della ricostruzione e della rinascita italiana nel secondo dopoguerra.

La Magnani lavorò con alcuni fra i principali registi del cinema italiano: Roberto Rossellini in Roma, città aperta, Pier Paolo Pasolini in Mamma Roma, Mario Monicelli in Risate di gioia, per citarne alcuni. Nel 1956 il suo talento fu consacrato con l’Oscar e il premio BAFTA per la miglior interpretazione ne La rosa scarlatta, mentre l’anno seguente ricevette l’Orso a Berlino e il David di Donatello per Selvaggio è il vento di George Cukor. La nuova edizione di Nannarella sarà in libreria a partire dal 7 marzo.

Anna Magnani

Anna Magnani, volto del Neorealismo italiano, il 21 marzo del 1955, consolida la sua brillante carriera da attrice anche oltreoceano. Infatti, vince l’Oscar per la pellicola Hollywoodiana “La rosa tatuata”  diretta da Mann.

Anna Magnani

“Non togliermi nemmeno una ruga. Ci ho messo una vita a farmele venire”. Parla così, dalla poltrona del trucco, Anna Magnani, una delle attrici più magnetiche ed impetuose che il cinema italiano e mondiale abbia mai accolto nel suo Pantheon.

La consegna del Premio.

Non lo ritira personalmente, bensì, in sue veci, calca quel palco la collega Marisa Pavan. Questo premio è il frutto dell’avventura Hollywoodiana, voluta proprio per fuggire da una Cinecittà in cui non si rispecchia più.

La Magnani
Anna Magnani vince l’Oscar.

Il ritorno a Roma.

Ma Roma, come la solitudine che ammanta e penetra le creature uniche e straordinarie simili a lei, le appartiene profondamente, la richiama a se e più tardi, diretta da Pasolini, torna a interpretarvi “Mamma Roma”.

La Formazione e il Teatro.

La carriera, gli amori, le passioni, le gelosie, il matrimonio con Alessandrini, la relazione tempestosa con Rossellini con cui passa alla storia per “Roma città aperta”, restituiscono il profilo di una donna forte e fragile.

Anna Magnani e Goffredo Alessandrini

Assetata d’amore, lo stesso che da bambina mendicava dalla mamma lontana, ad Alessandria d’Egitto con la sua nuova famiglia. Al contempo indomita e mai affranta, come lo spirito verace della nonna materna che la cresce e circonda dell’affetto più puro.

Anna Magnani

Senza dubbio è quella grande casa romana affacciata sul Palatino, animata dalla nonna e dalle zie, che la protegge e nutre. Fino a che, giovanissima, non si iscrive orgogliosamente all’Accademia Duse, da cui lancia la sua impareggiabile teatralità.

La consacrazione e i successi.

Sono anni che la forgiano, nel carattere e nella professionalità. Al seguito di compagnie teatrali come quella di Vera Vergani e Luigi Cimara, Antonio Gandusio ed i fratelli De Rege. Molti i sacrifici ma arrivano anche i successi e le soddisfazioni.

Anna Magnani e Totò

Al fianco di attori e cineasti del calibro di Totò, De Sica, Zeffirelli, Rossellini, Pasolini e molti altri, plasma quella che ricordiamo come “La Magnani”. Alcuni dei suoi film più famosi

1) Roma città aperta (1945)

Nel celebre film diretto da Roberto Rossellini, Anna Magnani interpreta Pina, una vedova madre di un bambino. Nell’Italia invasa dagli Alleati, il personaggio della Magnani simboleggia tutte le donne del popolo che hanno vissuto in quel contesto. E il finale drammatico del film non fa che risaltare l’interpretazione dell’attrice.

Per il ruolo di Pina, infatti, la Magnani ha vinto il Nastro d’argento alla Migliore attrice non protagonista e il National Board of Review Award come Migliore attrice protagonista.

2) L’onorevole Angelina (1947)

In L’onorevole Angelina, diretto da Luigi Zampa, Anna Magnani è la protagonista, Angelina Bianchi. La donna vive nella borgata romana di Pietralata, in edifici fatiscenti. Con le sue “baccagliate” Angelina diventa una paladina della povera gente.

mame cinema ANNA MAGNANI - 45 ANNI DALLA SCOMPARSA l'onorevole angelina
L’onorevole Angelina

Combatte gli speculatori della borsa nera, riesce a ottenere la distribuzione della pasta, la fornitura dell’acqua e lo spostamento del capolinea dell’autobus nel quartiere. Insomma: Angelina diventa il capo del quartiere. E tutti la trattano come tale, desiderando perfino che lei diventi onorevole alla Camera dei Deputati.  Ma anche una donna tenace e forte come Angelina può essere ingannata.

Per la sua interpretazione, la Magnani è stata insignita del Premio internazionale per la migliore attrice al Festival di Venezia del 1947, oltre che del Nastro d’argento alla migliore attrice protagonista.

3) Bellissima (1951)

Celebre film drammatico diretto da Luchino Visconti in cui Anna Magnani è Maddalena Cecconi, una madre che sogna di elevarsi di rango grazie alla figlioletta Maria (Tina Apicella). Alla radio, infatti, viene trasmesso un annuncio:  il regista Alessandro Blasetti cerca a Roma una bambina per una parte in un film.

mame cinema ANNA MAGNANI - 45 ANNI DALLA SCOMPARSA bellissima
Bellissima

Maddalena, di conseguenza, non essendo riuscita lei stessa a diventare una diva, tenta con tutte le sue forze di “addestrare” la figlia in tal senso, nonostante le molte difficoltà economiche della famiglia e la derisione dei vicini di casa. Ma, pian piano, scoprirà che il mondo del cinema non è l’Olimpo dorato che crede.

Per il suo ruolo nel film, la Magnani ha vinto il Nastro d’argento alla migliore attrice protagonista.

Conclusione: Anna Magnani, una tra le più magnetiche ed impetuose attrici del dopoguerra, volto del Neorealismo italiano. Conquistò anche Hollywood.

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