Milano

Annie Leibovitz, da sempre da parte delle donne

«WOMEN: New Portraits»,

la mostra in cui si possono ammirare i nuovi scatti commissionati alla celebre fotografa statunitense Annie Leibovitz sarà inaugurata a Milano domani, 9 settembre 2016, presso gli spazi di Fabbrica Orobia.

 

 

Il nuovo lavoro della leggendaria fotografa prosegue un progetto iniziato oltre quindici anni fa con «Women», una raccolta di ritratti pubblicata nel 1999 e tuttora molto popolare. Susan Sontag, che aveva collaborato alla realizzazione del primo progetto, l’aveva definita un «work in progress». «WOMEN: New Portraits» riflette i cambiamenti del ruolo della donna nella società contemporanea e, nel corso del prossimo anno, andrà a costituire un’unica opera composta da molteplici scatti.

Le nuove fotografie ritraggono donne che hanno conseguito risultati eccezionali tra cui artiste, musiciste, amministratrici delegate, scrittrici e filantrope. Oltre ai nuovi ritratti, la mostra comprende anche lavori della prima edizione e altri scatti finora inediti. La donna che la fotografa vorrebbe ritrarre al momento è Elena Ferrante, attorno la quale però aleggia tutt’ora il mistero dell’identità della scrittrice di best-seller, ancora sconosciuta. Quindi toccherà “accontentarsi” di fotografare un’icona della moda come Miuccia Prada, che si unirà alla presentazione della mostra e all’omaggio alla grande fotografa.

Annie Leibovitz ha dichiarato: «Quando ho proposto a UBS di proseguire il progetto WOMEN, non c’è stata alcuna esitazione. Facciamolo, è stata la risposta, e il supporto è stato straordinario su tutti i fronti. L’impresa è molto ambiziosa, il soggetto talmente vasto, è come andare in mare aperto e fotografare l’oceano».

Tra le protagoniste della mostra, potremo ammirare, tra gli altri, i ritratti del premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi, della cantautrice Adele, ritratta la notte prima dei grammy Awards nella stanza d’albergo con il suo cuscino feticcio, della Regian Elisabetta, di un altro premio nobel, Malala Yousafzai, della ballerina Misty Copeland e di Jane Goodall, la primatologa che per anni visse nella foresta insieme agli scimpanzé. E ancora della leggendaria tennista Serena Williams, della direttrice di Vogue America Anne Wintour, Sheryl Sandberg, figura chiave di Google prima, di Facebook poi. Donne protagoniste, in ogni campo, molto diverse da loro, ma unite dal fil rouge dello spiccare nel proprio campo, e di essere voci libere e forti.

Annie Leibovitz (classe 1949) ha contribuito con immagini incisive a documentare la cultura popolare dai primi anni ’70, quando ha cominciato a lavorare come fotoreporter per Rolling Stone. Nel 1973 diventa capo fotografo della rivista, dieci anni più tardi inizia a lavorare per Vanity Fair e poi per Vogue.

Il suo catalogo di opere, tanto ampio quanto rinomato, contempla alcuni tra i più celebri ritratti della nostra epoca. Mostre dei suoi lavori sono state allestite nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo tra cui il National Portrait Gallery di Washington D.C., l’International Center of Photography di New York, il Brooklyn Museum, lo Stedelijk Museum di Amsterdam, la National Portrait Gallery di Londra e lo State Hermitage Museum di San Pietroburgo, in Russia. Le sue opere arricchiscono le collezioni di musei quali il Metropolitan Museum of Art a New York, lo Smithsonian American Art Museum a Washington D.C. e la National Portrait Gallery a Londra.

La fotografa ha pubblicato molte raccolte di fotografie e ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2006 il governo francese le ha conferito il titolo onorifico di Commendatore delle Arti e delle Lettere. Nel 2009 sono arrivati per lei il prestigioso Premio alla carriera dell’International Center of Photography, il primo premio dedicato all’Eccellenza creativa dell’American Society of Magazine Editors e la Medaglia del Centenario da parte della Royal Photographic Society di Londra. Eppure rimane quel cruccio di non aver fotografato Elena Ferrante…

«WOMEN: New Portraits» di Annie Leibovitz

Dal 9 al 12 ottobre 2016

Fabbrica Orobia, Via Orobia 15, Milano

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