Antonello da Messina
Antonello da Messina. Pittore italiano, attivo principalmente a Messina; è il più famoso artista siciliano. Fu uno dei più grandi pionieri della pittura a olio in Italia. Secondo Vasari imparò questa tecnica da Jan Van Eyck, ma non c’è nessuna prova del fatto che abbia visitato il nord Europa e in ogni caso era probabilmente ancora un ragazzo quando Van Eyck morì, nel 1441.
È più probabile che abbia acquisito le sue conoscenze sulle tecniche nordiche a Napoli, che a quel tempo subiva l’influenza artistica degli olandesi; una fonte dei primi anni del XVI secolo riporta che studiò a Napoli presso Niccolò Colantonio (?1420-?1460). Fece almeno due lunghi soggiorni nel continente italiano e nel 1475-76 fu a Venezia, dove dipinse una grande pala d’altare per la chiesa di San Cassiano, della quale rimangono solo tre frammenti (Kunsthistorisches Museum, Vienna).
Vasari afferma che Antonello introdusse a Venezia il ‘segreto’ della pittura a olio, e sebbene sia un’esagerazione, la pala d’altare e altri lavori che dipinse in questa città ebbero sicuramente “un’influenza di grande portata… per un decennio o due dalla sua venuta” (Johannes Wilde, Arte veneziana da Bellini a Tiziano, 1974).
Dimostrò come l’uso dell’olio potesse creare effetti coloristici e atmosferici prima sconosciuti, e Giovanni Bellini fu molto impressionato dalla luminosità e ariosità del suo lavoro.
I ritratti a busto di Antonello da Messina -a tre quarti, di ascendenza olandese -divennero molto di moda a Venezia: l’espressività dei personaggi era più vivace di quella dei ritratti di *Memlinc che allora venivano importati e, come nelle sue opere religiose, mostrano un’abilità notevole nel combinare l’attenzione nordica al dettaglio con la tradizione italiana della solennità e chiarezza della forma.
Ritratti di Antonello si trovano alla National Gallery di Londra (quello qui presente è spesso considerato un autoritratto) e al Louvre di Parigi.
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