Arte

APRE ART BASEL HONG KONG

 

E così per il quarto anno consecutivo la Svizzera si sposta a Hong Kong. O meglio, Art Basel, la fiera di arte moderna e contemporanea ideata dai galleristi e collezionisti Trudl Bruckner, Balz Hilt e i coniugi Ernst e Hildy Beyeler, nel 1970 a Basilea, da quattro anni fa tappa (oltre che a Miami dal 2002) anche Hong Kong. I riflettori in questa edizione sono puntati sul continente asiatico, infatti, la metà delle oltre duecento trenta gallerie, provengono dall’oriente. Mentre la restante parte da tutto il mondo, per un excursus eccezionale che va dall’arte moderna del XX secolo agli artisti contemporanei di fama internazionale.

Un bel cambio di direzione rispetto agli anni passati, se in precedenza molto più spazio veniva dato all’Europa e all’America, quest’anno, si è voluto puntare tutto, o quasi, sulle opere asiatica. In un’ala del Convention and Exhibition Centre si incontrano i quadri fuori dell’ordinario del coreano Choi Jeong Hwa, rappresentano divinità del Confucianesimo la cui testa è stata sostituita con una maschera di Iron Man o con quella di robot usciti da un manga, come a simboleggiare l’importanza dei media nella nostra epoca. Poco più avanti, in un’altra sala si trova una fila di sculture argentate di operai attaccati da corvi. Inquiete. Sono create da Zhang Dali, un artista di Pechino, e illustrano le sordide condizioni di lavoro dei dipendenti di una fabbrica cinese. Anche se ad accogliere i visitatori  è la cascata di luci dell’artista Tatsuo Miyajima. La nuova installazione dello scultore giapponese, dal titolo Time Waterfall. Per trasmettere la luminosità della vita umana.

 

 

Art Basel/Hong Kong

Dal  24 marzo al 26 marzo

Convention and Exhibition Centre di Hong Kong (HKCEC).

 

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