Dizionario Arte

Argan, Giulio Carlo

Storico e critico d’arte italiano. Si formò a Torino con Lionello Venturi e poi a Roma dove frequentò la Scuola di Perfezionamento e divenne assistente di Pietro Toesca. Nel 1933 entrò nell’Amministrazione Antichità e Belle Arti e durante la guerra si adoperò per salvare molti capolavori dalla distruzione. I suoi primi saggi di storia dell’architettura (Palladio, 1930; Sebastiano Serlio, 1932) risentono dell’influsso di Venturi, da cui riprese il concetto di una storia dell’arte come storia della critica e del gusto, mentre il successivo approfondimento del metodo iconologico sta alla base di contributi fondamentali quali Walter Gropius e la Bauhaus (1951) e L’architettura barocca in Italia (1957). Nel 1955 iniziò a insegnare all’università di Palermo e nel 1959 succedette a Lionello Venturi all’università di Roma. Dagli anni Sessanta si occupò di arte contemporanea come critico militante, appoggiando le neoavanguardie del secondo dopoguerra, fino alla crisi e alla teorizzazione della morte dell’arte. Tra il 1976 e il 1979 fu sindaco di Roma e dal 1983 senatore della Repubblica nelle liste del Pci per due legislature. Tra le sue principali pubblicazioni si ricordano: Studi e note (1955), Salvezza e caduta nell’arte moderna (1964), Progetto e destino (1965), Immagine e persuasione (1986). Nascita: Torino 1909; Morte: Roma 1992

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