Dizionario Arte

Armitage, Kenneth

Scultore britannico. Nel 1952 tenne a Londra la sua prima mostra personale, e nello stesso anno le sue opere furono esposte alla Biennale di Venezia; da allora conquistò rapidamente una fama internazionale. Le sue opere precedenti alla seconda guerra mondiale consistevano soprattutto in lavori d’intaglio (molti dei quali poi distrusse), ma in seguito cominciò a scolpire in bronzo, che rimase il suo materiale preferito per ciò che descrisse come “la qualità fluida, uniforme e sensuale che può dare”. Il bronzo era anche molto più adatto dei lavori a intaglio per le forme lunghe e affusolate caratteristiche delle sue figure di questo periodo; le rappresentava singolarmente o in gruppo, in atteggiamenti quotidiani, con affetto e spesso umorismo: “Trovo più soddisfacente il lavoro che è frutto di studio e di preparazione, ma modellato da un’attitudine di piacere e allegria”. Persone nel vento (1951, Tate, Londra, e altre copie) è un noto esempio di questa fase della sua carriera, e uno dei primi lavori in cui acquisì uno stile distintamente personale. Dalla metà degli anni Cinquanta le sue figure diventarono di carattere più impersonale e spesso di maggiori dimensioni, e dalla fine degli anni Sessanta diventò più sperimentale dal punto di vista tecnico, accostando scultura e disegno in figure di legno, gesso e carta. Negli anni Settanta tornò al bronzo e cominciò a esplorare soggetti inanimati. Lavorò anche con fibra di vetro. Nascita: Leeds 1916; Morte: Londra 2002

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