Dizionario Arte

Armory Show

Esposizione d’arte (ufficialmente intitolata International Exhibition of Modern Art) tenutasi a New York dal 17 febbraio al 15 marzo 1913 presso la sala d’armi del sessantanovesimo reggimento della Guardia Nazionale, in Lexingtone Avenue, Manhattan. Fu un’esposizione coraggiosa per vastità (circa 1300 lavori di circa 300 artisti) e perché presentava opere nuove e ancora controverse, ed è riconosciuta come la più importante mostra mai organizzata negli Stati Uniti e una delle pietre miliari della cultura americana del XX secolo. L’iniziativa venne da un gruppo di artisti, molti dei quali del circolo di Robert Henri, che nel 1911 creò un’organizzazione chiamata Association of American Painters and Sculptors con lo scopo di reperire spazio per le mostre dei giovani artisti. L’ambiziosa prospettiva dalla quale fu concepita la mostra si dovette principalmente al presidente dell’associazione, Arthur B. Davies, il cui entusiasmo nel presentare un quadro esaustivo delle correnti artistiche europee dell’epoca mise in ombra l’idea originale di una mostra di arte americana. In effetti, l’Armory Show comprendeva due mostre in una.

La sezione americana presentava uno spaccato rappresentativo dell’arte contemporanea statunitense, con particolare riguardo per il lavoro degli artisti più giovani e radicali. La sezione straniera, che era il cuore della mostra e diventò il principale oggetto di controversie, tracciava l’evoluzione dell’arte moderna, mostrando opere di Goya, Delacroix, Courbet, gli *impressionisti e i *postimpressionisti, così come i principali artisti contemporanei, tra cui Kandinskij, Matisse e Picasso. Gli artisti francesi furono i meglio rappresentati, mentre la sezione tedesca era piuttosto esigua.

Una versione ridotta della mostra newyorkese fu allestita a Chicago (presso l’Art Institute) e a Boston (alla Copley Hall). Più di 250.000 visitatori pagarono per vederla, e il suo impatto fu enorme su un pubblico che per lo più sapeva poco dei postimpressionisti, per non dire del fauvisme, del cubismo e dell’arte astratta (il Metropolitan Museum di New York acquistò un Cézanne all’Armory Show, e questo fu il primo dipinto dell’artista a entrare in una collezione pubblica americana). Anche se ci furono molte reazioni di indignazione e di scherno (diretti in particolare al Nudo che scende le scale di Marcel Duchamp), ci furono anche molte recensioni favorevoli, e la mostra rinvigorì l’interesse del pubblico per l’arte e creò un clima più favorevole alla sperimentazione. Ebbe effetti profondi su molti artisti americani, per esempio Stuart Davis, che la considerò il punto di svolta della sua carriera, e molti importanti mecenati e collezionisti, tra i quali Katherine Dreier, fecero alla mostra i loro primi tentativi di acquisto di arte moderna. È diventato quindi un luogo comune parlare dell’Armory Show come il vero inizio dell’interesse per l’arte moderna negli Stati Uniti.

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