Dizionario Arte

Arnolfo di Cambio

Arnolfo di Cambio. Scultore e architetto fiorentino. È menzionato per la prima volta nel 1265 come assistente di Nicola Pisano per il pulpito della cattedrale di Siena. Nel 1277 è documentato a Roma, dove sembra abbia trascorso la maggior parte degli anni nell’ultimo ventennio del Duecento, prima di stabilirsi a Firenze in età avanzata. A Roma lavorò al servizio di Carlo I di Napoli e Sicilia (Carlo d’Angiò); il suo ritratto di Carlo (1280 ca, Musei Capitolini, Roma) fu una delle prime sculture-ritratto del mondo antico. La famosa statua in bronzo di san Pietro (1290 ca), in San Pietro a Roma, gli viene pure attribuita.

La  più importante scultura di Arnolfo di Cambio sopravvissuta è però la tomba del cardinal de Braye (morto nel 1282), in San Domenico a Orvieto, che rimarrà un modello per le tombe a muro per più di un secolo. Come architetto, Arnolfo già in vita godette di un’alta reputazione, e diede il via alla costruzione della cattedrale di Firenze. Non sono documentati altri suoi edifici, ma gli sono state attribuite, in particolare da Vasari, molte altre importanti costruzioni fiorentine, come Santa Croce e Palazzo Vecchio. Se questi edifici fossero effettivamente suoi, Arnolfo sarebbe da considerarsi uno dei migliori architetti medievali, oltre che un importante scultore.

Nascita: 1240; Morte: 1302

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