Art Basel 2021: Cardi Gallery presenta otto maestri italiani del dopoguerra
Arte

Art Basel 2021: Cardi Gallery presenta otto maestri italiani del dopoguerra

Attraverso una selezione intitolata “Pioneri della terra e dei cieli” Cardi Gallery propone otto opere prodotte tra il 1966 e il 2010

 

Cardi Gallery,  in occasione di Art Basel 2021, nell’ambito della viewing room online “Pioneers”, presenta le opere d’arte di otto maestri italiani del dopoguerra. 

La Cardi Gallery  è stata fondata a Milano, nell’aprile 1972 da Renato Cardi.  Originariamente chiamata “Galleria Cardi”, la galleria si concentrava sulla promozione del lavoro di artisti italiani contemporanei. Alla fine degli anni ’60 Renato Cardi iniziò a collezionare prevalentemente opere di artisti come Twombly, Fontana, Manzoni e Pistoletto, tutti relativamente sconosciuti all’epoca. Negli anni successivi Renato costruì una prestigiosa collezione che spaziava dall’Arte Povera allo Spazialismo.

 

Art Basel 2021: Cardi Gallery presenta otto maestri italiani del dopoguerra
Venere imperiale, 1966
Signed on the lower left on recto: “Rotella/66”, Artypo on canvas, 135 x 96 cm

 

L’OVR di Art Basel

Online Viewing Rooms è la piattaforma virtuale di Art Basel che collega le principali gallerie del mondo con la rete globale di collezionisti e appassionati d’arte.

OVR: Pioneers sarà dedicato agli artisti che hanno aperto nuovi orizzonti in termini di estetica, approccio concettuale, temi socio-politici e uso dei mezzi. 100 gallerie da 25 paesi e territori parteciperanno a questa edizione. Si aprirà con un’anteprima VIP 24 ore su 24 il 24 marzo alle 14:00 e durerà fino a sabato 27 marzo alle 12:00.

Art Basel 2021_ Cardi Gallery presenta otto maestri italiani del dopoguerra
Michelangelo Pistoletto – Uomo dal cappello giallo e verde, 1973 – Silkscreen on polished stainless steel, 230 x 120 cm

 

Le 8 opere degli 8 maestri della Cardi Gallery

La Diva, opera di  Massimo Rotella del 1963 è uno dei primi esempi delle sue emulsioni fotografiche. Procedimento attraverso il quale  l’artista trasforma  così la tradizionale tela in una superficie fotografica su cui proiettare immagini ingrandite provenienti da riviste o dal proprio corredo iconografico.

Drops in Lewisham (1974)  di Alberto Blasi evoca l’immaginario di gocce tremolanti attraverso un processo cinetico virtuale. Strisce di PVC e acrilico sono animate dal movimento dello spettatore davanti all’opera, creando così nuove forme che guidano lo sguardo.

L’ Uomo dal cappello giallo e verde (1973) di  Michelangelo Pistoletto  fa parte  della sua serie di quadri specchianti dove lo spettatore diventa quindi fisicamente parte integrante del dipinto.

Cieli ad Alta Quota, un pezzo del 1988 dell’iconica serie Aerei di Alighiero Boetti illustra l’approccio collaborativo dell’artista nella creazione di opere d’arte, che vede così coinvolti colleghi artisti e dilettanti a disegnare i suoi aeroplani sullo sfondo dei cieli d’alta quota.

 

Art Basel 2021_ Cardi Gallery presenta otto maestri italiani del dopoguerra
“Pioneri della terra e dei cieli”. Cardi Gallery propone otto opere prodotte tra il 1966 e il 2010

 

…e inoltre

Mensola. Un’altra opera d’arte che mette in discussione i caposaldi dell’Arte Pura è il pezzo da parete del 1980 di Jannis Kounellis,

Dal silenzioso neo-espressionismo di Mimmo Paladino,  Untitled  – del 2010 – è un’opera su tela di grandi dimensioni che raffigura un colorato tableau a tecnica mista di elementi figurativi, forme geometriche e motivi decorativi.

In Untitled (1983) di Mario Merz  una lancia leggera trafigge una tela privata del telaio. Questo lavoro, dipinto astrattamente, richiama una forma simile a un gufo, tratta dal ricco bestiario dell’artista.

Fogli di piombo e un sistema di congelamento per Pierpaolo Calzolari e la sua opera Untitled (Black Salt) del 1986.

 

 

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