
Artemisia Gentileschi icona della lotta delle donne sui diritti
Artemisia Gentileschi icona della lotta delle donne sui diritti
Artemisia Gentileschi. Nata a Roma nel 1593, figlia del pittore Orazio Gentileschi di cui superò la fama, e scomparsa a Napoli nel 1653. Fu icona della lotta delle donne per affermare la parità dei diritti fra i generi.
Lottò per affermare la propria indipendenza e per potersi confermare artisticamente. Non senza incorrere però in pregiudizi e sfortune. Negli anni Settanta del Seicento, a partire dalla notorietà assunta dal processo per stupro ad essa intentato, diventò quindi un simbolo del femminismo internazionale.
Artemisia Gentileschi a Napoli nel 1630:
Trasferitasi a Napoli nel 1630 contribuì alla diffusione del caravaggismo nella città partenopea con la sua pittura in cui si mescolava il limpido rigore disegnato assunto dal padre, intriso a una forte carica drammatica e teatrale di sua impronta.
Celebrata oggi a Milano con l’intitolazione del giardino dell’area verde tra viale Legioni Romane e via Primaticcio, al civico 54. Grazie alla decisione presa dal Consiglio di Zona 6 e dalla Giunta comunale che hanno approvato la nuova denominazione.
Costituisce un omaggio importante a una figura dall’altissima statura artistica, oltre che umana, ma anche un raro esempio passato alla storia di grande artista al femminile, alla cui opera è stata dedicata nel 2011 una grande mostra a Palazzo Reale visitata da oltre 160 mila visitatori.

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