Moda

ATENE NEGA L’ACROPOLI A GUCCI

Il Consiglio archeologico centrale della Grecia(Kas) ha rifiutato l’offerta della maison fiorentina di sfilare sull’Acropoli.

Gucci, stando alle notizie riportate dalla stampa ellenica, avrebbe offerto oltre 50 milioni di euro da spendere in lavori di restauro in cambio di 15 minuti di sfilata sulla spianata dell’Acropoli di Atene la prossima estate.

La maison rettifica, sostenendo che durante la trattativa non si fosse ancora arrivati a parlare di soldi, ma secondo la stampa greca invece erano stati offerti anche altri milioni di euro per poter realizzare un filmato dell’evento, acquisendone i diritti per poi promuoverlo in tutto il mondo.

Lo stesso marchio, guidato dal direttore creativo Alessandro Michele, è stato il primo in assoluto a sfilare nei chiostri dell’Abbazia di Westminster con la collezione Cruise 2017.

La sfilata Gucci nei chiostri dell’abbazia di Westminster

Nonostante la sconfortante situazione economica in cui verte il paese, la risposta della Kas è stata categorica “Il valore e il carattere dell’Acropoli è incompatibile con un evento di questo tipo. Non abbiamo bisogno di pubblicità. Il simbolismo del monumento sarebbe svilito usandolo solo come “sfondo” per una sfilata di moda“, hanno fatto sapere dalla direzione dello splendido museo che ospita i resti del tempio e le Cariatidi.

L’argomentazione può essere valida e nobile, se non fosse che in passato lo stesso identico scenario nel 1951 fu concesso a maison Dior come palcoscenico per un défilé.

E c’è di più: se concedere l’utilizzo dell’Acropoli per un evento ritenuto così frivolo è stato negato categoricamente, come mai non è stata difesa la sacralità e l’unicità del sito dagli spot della Coca-Cola, della compagnia aerea Lufthansa e di Verizon(colosso americano di telecomunicazioni wireless), che aveva addirittura trasformato le leggendarie colonne in cabine telefoniche?

Oltretutto Gucci aveva proposto un progetto di restauro e di collaborazione culturale a lungo termine, per questo motivo la decisione della Commissione ci sembra controversa.

 

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