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Attacco hacker alla Regione Lazio: prosegue il blocco del sistema informatico

Attacco hacker alla Regione Lazio: è ancora bloccato il sistema informatico della Pubblica Amministrazione della Regione Lazio

Un attacco hacker senza precedenti ha colpito i sistemi informatici della Pubblica Amministrazione della Regione Lazio nella notte tra sabato e domenica. Nel mirino è finito principalmente il Centro elaborazione dati (CED), un sistema che gestisce la totalità della dei servizi informatici regionali.

L’attacco hacker

  • L’attacco hacker è partito involontariamente da un dipendente di Lazio Crea dalla sua postazione pc di Frosinone.
  • I tecnici della Regione, non appena riscontrato l’attacco, sono intervenuti bloccando a tutela preventiva tutti i servizi informatici della Regione Lazio, disattivando il sistema. Questo avrebbe avuto come obiettivo primario l’arresto della propagazione dell’attacco e il rischio di sottrazione dei dati.
  • Il servizio maggiormente colpito è stato quello della campagna vaccinale Covid, attualmente ancora bloccata.
  • Oltre a questo, è in tilt anche tutto il sistema di prenotazione di visite mediche, vaccini e ogni servizio informatico per i residenti, come il pagamento del bollo auto/moto.

attacco hacker Lazio

La situazione attuale nel Lazio

Attualmente il Lazio ha subito un’ulteriore tentativo di sottrazione dati da parte degli hacker.

Ieri il governatore  del Lazio Nicola Zingaretti ad Agorà Estate ha assicurato che “nessun dato è stato trafugato”. Che i dati sensibili di chi si è vaccinato nel Lazio (inclusi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio Mario Draghi) sono al sicuro.

“Il problema è che, se gli archivi sono stati messi al riparo, è la macchina a non girare più. La rimetteremo in piedi nei prossimi giorni, entro il 13 agosto” spiegano dalla Regione fissando una scadenza. Questa data è stata scelta perché, prima dell’attacco hacker, il sistema aveva registrato prenotazioni per le iniezioni anti-Covid  fino al 13 agosto.

L’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ha detto:

“Entro 72 ore verranno ripristinate le funzionalità per le nuove prenotazioni di vaccino, con le medesime modalità di prima. È in corso una trasmigrazione e la deadline è quella delle 72 ore. Le somministrazioni in questi giorni non si sono mai interrotte, secondo le prenotazioni precedenti che erano state prese, per cui non c’è mai stata l’interruzione della campagna vaccinale”.

Richiesta di riscatto

Nelle prossime ore, la Polizia Postale consegnerà in procura una prima informativa sull’attacco hacker subito dalla Regione Lazio. Gli autori dell’attacco, che potrebbero esser parte di un’organizzazione internazionale, la notte scorsa hanno avanzato una richiesta di riscatto in bitcoin. Attualmente sono in corso alcune verifiche da parte degli investigatori della Polizia Postale.

Cosa succede ora?

I tecnici che stanno lavorando sul caso non escludono di dover trattare con gli hacker mentre lo staff del presidente ha però escluso la possibilità di pagare il riscatto perché questo costituirebbe un precedente pericoloso. Per il momento gli esperti affermano che i dati che gli hacker sono riusciti a criptare con il ransomware LockBit 2.0 non hanno altri backup e non esistono copie di sicurezza aggiornate. Per recuperarli bisogna quindi recuperare la chiave per decriptarli. L’unico modo sembrerebbe parlare con gli hacker. In alternativa, ripartire da zero e ricostruire l’intero sistema.

 

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