Mame Arte: Banksy a New York il murale di protesta
Arte

Banksy: a New York il murale di protesta 2018

19/03/2018

Dai Social Network alle pagine di giornale, il nuovo murales di protesta di Banksy ha letteralmente fatto il giro del mondo.

Banksy murale di protesta

Si sa poco e niente su questo artista di strada, probabilmente di origine inglese, divenuto sicuramente l’esponente contemporaneo più conosciuto della Street Art oggi.

Molte sono state le supposizioni per smascherare la sua identità, ma poi ci interessa davvero conoscere il suo volto? E’ sicuramente più importante riconoscere il messaggio nelle sue opere d’impatto, di profonda riflessione, che affrontano i temi scottanti della società odierna.

Non conosciamo la sua “faccia” ma conosciamo la sua impronta e ciò che emerge dal suo lavoro fatto di stencil. Una tecnica rapida nell’esecuzione e minuziosa nella progettazione, niente è lasciato al caso. In un’epoca dove tutti o quasi vogliono mostrarsi sotto i riflettori, lui si nasconde.

Ma le opere di Banksy sono lì, più visibili che mai, forti di essere non solo sagoma e colore ma con un intento che va ben oltre l’arte. Ne è esempio l’ultimo lavoro newyorkese come protesta contro l’arresto dell’artista e giornalista Zehra Dogan.

Muro di reclusione e muro di liberazione

Il murales presenta Zehra dietro le sbarre, sbarre come segni fatti per contare i giorni di carcerazione sul muro di una cella per scandire il tempo che passa. Muro di reclusione e muro di liberazione, perché le pareti possono divenire una prigione ma anche il supporto prediletto alla portata di tutti per lasciare un “segno”.

All’immagine si accompagna la scritta Free Zehra Dogan, donna e artista di origine curda arrestata per aver dipinto la bandiera turca sulle rovine di una città. Il messaggio era rivolto a denunciare le violenze del governo Erdogan nella regione di Nusaybin, gesto che ha portato alla condanna di tre anni di reclusione.

 

 

 

 

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