Barberini
Famiglia italiana che acquistò importanza con l’elezione di Maffeo (1568-1644) al soglio pontificio come papa Urbano VIII nel 1623, e che nella Roma del XVII secolo fu tra le più impegnate nel mecenatismo artistico. L’artista prediletto da Urbano VIII fu Bernini, al quale commissionò due grandi opere per San Pietro: la statua di san Longino e il baldacchino per l’altare maggiore. Una parte dell’enorme quantità di bronzo necessaria per la costruzione del baldacchino fu prelevata dalle antiche lastre del Pantheon, e da questo episodio nacque il detto: "Quello che non fecero i barbari, fecero i Barberini". Urbano VIII stabilì che la maggior parte del metallo venisse utilizzata per la fusione dei cannoni di Castel Sant’Angelo, dicendo che era più importante difendere il papa piuttosto che riparare il Pantheon dalla pioggia. Dopo Urbano VIII, il membro più importante della famiglia fu suo nipote, il cardinale Francesco Barberini (1597-1679), che fu il primo protettore importante di Poussin a Roma. I Barberini affidarono inoltre a Pietro da Cortona, Romanelli, Andrea Sacchi e altri la decorazione del palazzo di famiglia e di San Pietro. Il palazzo Barberini, progettato da Bernini in collaborazione con altri due architetti di rilievo, Carlo Maderno e Francesco Borromini, conserva oggi parte delle opere della Galleria Nazionale.
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