Dizionario Arte

Baumeister, Willi

Pittore astratto tedesco. Diversamente dagli artisti tedeschi più significativi del tempo non partecipò al clima *espressionista, ed è considerato come l’artista di spirito più ‘europeo’ tra i suoi contemporanei. Tra il 1911 e il 1914 soggiornò più volte a Parigi (qualche volta in compagnia dell’amico Oskar Schlemmer), e i suoi primi lavori mostrano l’influenza del cubismo. Dopo aver preso parte alla prima guerra mondiale, cominciò a elaborare un proprio stile in una serie di Mauerbilder o pitture murali (1919-23), così chiamate per l’aggiunta di sabbia, mastice e altro ai pigmenti per ottenere effetti materici. A metà degli anni Venti la sua opera divenne più figurativa, avvicinandosi allo stile di Léger e dei *puristi (incontrò Léger, Le Corbusier e Ozenfant quando tornò a Parigi nel 1924), e Baumeister iniziò a ricevere considerevoli apprezzamenti in Francia. Nel 1928 fu nominato professore di tipografia alla Städelschule di Francoforte, ma nel 1933 fu rimosso dai nazisti che dichiararono degenerata la sua opera. Da allora fino al termine della seconda guerra mondiale si ritirò a lavorare a Stoccarda. In questo periodo la sua pittura si fece più personale, con suggestioni dell’immaginario primitivo, dando vita a una sorta di surrealismo astratto. Trattò il suo interesse per l’immaginario e il subconscio nel libro Das Unbekannte in der Kunst (‘l’ignoto in arte’), scritto nel 1943-44 e pubblicato nel 1947. Dopo la guerra divenne un eroe per la giovane generazione di artisti astratti tedeschi. Dal 1946 fino alla morte fu professore all’Accademia di Stoccarda. Nascita: Stoccarda 1889; Morte: Stoccarda 1955

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