Bertolucci
Spettacolo,  Cinema

Bertolucci nasceva 81 anni fa: i suoi 5 film da non perdere

Bernardo Bertolucci, nasceva 81 anni fa un maestro del cinema contemporaneo; edita postuma l’autobiografia. 5 dei capolavori con cui il regista di Parma ha incantato il mondo

Oggi avrebbe compiuto 81 anni esatti Bernardo Bertolucci, classe 1941, uno dei registi italiani più apprezzati e celebrati in ambito internazionale. Autore di pezzi di cinema indimenticabili e vincitore di due premi Oscar nel 1988, ricevette nel 2014 la Laurea Honoris Causa in Storia e Critica delle Arti e dello Spettacolo dall’università della sua Parma.

Mancato il 26 Novembre 2018 per un tumore, il dono per i suoi ottant’anni è la pubblicazione postuma de Il Mistero del Cinema, autobiografia edita da La Nave di Teseo. Il testo, scritto nel 2014 e rinvenuto fra i suoi effetti dalla moglie, Clare Peploe, è un elogio al cinema, che, nonostante il grande successo, rimaneva per lui qualcosa di magico e imperscrutabile. Ripercorriamo la carriera di Bertolucci con 5 film da rivedere assolutamente.

  1. Ultimo Tango a Parigi (1972)

Si tratta del film con cui Bertolucci ha raggiunto la fama e il grande pubblico, generando anche grande divisione nelle opinioni. La trama ruota attorno ai personaggi di Paul (Marlon Brando) e Jeanne (Maria Schneider), due perfetti sconosciuti che, incontrandosi casualmente in un appartamento sfitto, iniziano un violento e trascinante rapporto amoroso. Ultimo Tango a Parigi è divenuto una pietra miliare del cinema erotico. Tuttavia, quando uscì suscitò tanto scalpore da rischiare una condanna alla distruzione della pellicola. Candidato ad Oscar e Golden Globe, il film conquistò il David di Donatello nel 1973.

 

Ultimo Tango a Parigi

  2. Novecento (1976), nell’Emilia di Bertolucci

Altro enorme successo e altro cast stratosferico, per una pellicola che ripercorre un momento topico del secolo scorso per la storia italiana. Alfredo (Robert De Niro) e Olmo (Gérard Depardieu), grandi amici nonostante la differente estrazione sociale, si ritrovano a fronteggiarsi da fazioni opposte, nello scenario tragico dell’Italia fascista. Il film ha come set la campagna emiliana dell’infanzia di Bertolucci; dunque, c’è tanta storia del regista, ma anche tanta storia degli italiani.

 

Novecento

  3. L’Ultimo Imperatore (1987), il capolavoro di Bertolucci

Un film che non ha bisogno di presentazioni, premiato con ben nove Oscar e acclamato da pubblico e critica. Il colossal racconta le vicende di Pu Yi, ultimo imperatore della Cina, dalla sua nascita alla sua decaduta, portando sullo schermo un periodo cruciale e tuttavia poco conosciuto della storia recente. Bertolucci fu il primo regista occidentale a ricevere il permesso di girare all’interno della Città Proibita, la residenza imperiale di Pechino. Le immagini struggenti ed epiche sono condite da un’indimenticabile colonna sonora, firmata da Ryuichi Sakamoto e David Byrne.

 

  4.  Il Tè nel Deserto (1990)

Tratto dal romanzo dello statunitense Paul Bowles, il film porta sul grande schermo un “on the road” ante litteram, nello sfondo suggestivo del Sahara. I coniugi Port (John Malkovic) e Kit (Debra Winger) si addentrano come turisti e pionieri nel deserto, accompagnati dall’amico George (Campbell Scott). Ma, fra la desolazione delle dune, pericolosi sospetti si insinuano nei personaggi. Il film vede il rinnovarsi del sodalizio Bertolucci-Sakamoto, con una colonna sonora che si aggiudicò il Golden Globe nel 1991.

 

  5. Piccolo Buddha (1993)

Bertolucci torna a proporre un’ambientazione orientale, con questo altro grande classico del suo repertorio. Il giovane Jesse Konrad (Alex Wiesendanger), che vive con la sua famiglia a Seattle, intraprende con il monaco Lama Norbu (Ying Roucheng) un viaggio in Buthan. Qui, apprenderà la storia di Siddhartha (Keanu Reeves) e si avvicinerà alla tradizione buddhista. Il film chiude la trilogia, non ufficiale, dei film ambientati in Oriente; alla prima presenziò niente meno che il Dalai Lama in persona.

 

Piccolo Buddha

 

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