BETTER CALL SAUL 3: LA TRASFORMAZIONE DI SAUL GOODMAN
Oggi al via la terza stagione di ‘Better Call Saul’, spinoff di Breaking Bad che segue le prime scorribande criminali dell’avvocato senza scrupoli Saul Goodman
L’anomalo spinoff di ‘Breaking Bad‘ prometteva d’essere un azzardo sin dal suo annuncio. Troppo pressanti i paragoni con una delle serie tv più perfette degli ultimi dieci anni, senza dubbio curioso ma troppo ‘leggero’ il personaggio dell’avvocato Saul Goodman per reggere un’intera serie come protagonista assoluto e non come spalla tragi-comica, ruolo coperto egregiamente nella serie-padre di Vince Gilligan. Quello che gli autori hanno fatto con il personaggio interpretato da Bob Odenkirk è stato invece un ottimo lavoro, trasformando Saul, da furbesco clown da operetta, a uomo in tre dimensioni, pieno di caratteristiche positive, come l’empatia e la bontà; esattamente l’opposto del percorso compiuto da Walter White in Breaking Bad, trasformatosi da mite prof. di liceo a uno dei criminali più spietati e ricercati negli Stati Uniti. A sua volta quello di Saul, come i fan di BB sanno, è uno pseudonimo di James McGill: la serie parla dunque di due trasformazioni, quella esplicita di James in Saul e la più nascosta del Saul raccontato in BB in quella del personaggio protagonista della serie attualmente in essere. Due trasformazioni a cui si aggiunge una sorta di sdoppiamento ‘ideale’ del personaggio stesso, rappresentato dal fratello di Saul, ovvero Chuck (Michael McKean). Il ‘vero’ avvocato: più brillante di Saul, più attento. Insomma: il fratello vincente. un personaggio scoperto nella prima stagione e diventato vera e propria rivelazione nella seconda, grazie anche alla grande interpretazione di McKean. Vedremo da stasera che accadrà nella terza, attesissima serie di ‘Better Call Saul’.
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