Biden, il discorso a Varsavia e la frase improvvisata: «Putin non può restare, è un macellaio»
Biden nel suo discorso si è scagliato contro Putin: posizione dura ma ormai chiara
«Per l’amore di Dio, quest’uomo non può rimanere al potere. Vladimir Putin deve lasciare la guida della Russia». Queste sono state le parole contro Putin pronunciate da Joe Biden nel suo discorso al Castello di Varsavia del 26 marzo.
Frasi che hanno lasciato spiazzato anche lo stesso staff della Casa Bianca. È ancora da chiarire se facessero parte del testo originale per il discorso, ma secondo quanto riferisce il Washington Post, il presidente sarebbe andato a braccio sorprendendo tutti. Sta di fatto che pochi minuti dopo la fine del discorso, un consigliere della Casa Bianca ha specificato che Biden «non stava mettendo in discussione il potere di Putin in Russia né evocando il cambiamento di regime a Mosca».
In ogni caso, la posizione del presidente americano è ormai ben chiara.
Biden nella sua ultima tappa in Europa
Joe Biden si è dedicato nella giornata di ieri all’ultima tappa di questa importante missione europea di pace. Ha incontrato i ministri ucraini degli Esteri e della Difesa, Dmitry Kuleba e Oleksii Reznikov, per parlare delle nuove iniziative al fine di potenziare l’esercito di Kiev. «Noi siamo con voi», ha ribadito.
In seguito, ha avuto modo di fare visita ai profughi ucraini scappati dal loro Paese, molti dei quali provenienti dalla città distrutta di Mariupol. Resta colpito specialmente dai bambini e dalle madri rimaste sole. «Ognuno di loro mi ha chiesto una preghiera per il padre, il nonno, il fratello che è laggiù a combattere», ha raccontato.
Poi, forse particolarmente emozionato di fronte a quei visi di profughi innocenti, ha detto: «Putin è un macellaio».
Biden e il discorso contro Putin
Verso sera, invece, Biden si è presentato sul palco allestito nel giardino del Castello Reale di Varsavia, simbolo dell’identità polacca e della ricostruzione del secondo dopoguerra, oggi patrimonio dell’Unesco. «Non abbiate paura», questa la sua apertura al discorso. Citazione tra le più note di Papa Giovanni Paolo II, che nel 1978 diede il proprio contributo al cambiamento della storia politica europea.
Il presidente americano ha espresso l’intento di collocare questo conflitto ucraino nel percorso di guerre e sofferenze che, alla fine, hanno portato alla vittoria della democrazia e al fallimento della dittatura. Si pensi a Ungheria e Polonia nel 1956, alla Cecoslovacchia nel 1968, di nuovo alla Polonia nel 1981 e poi alla caduta del Muro di Berlino nel 1989.
L’Urss oggi non c’è più, ma Putin ne diventa di fatto l’erede, antico nemico della democrazia e della libertà. Segue, poi, una citazione di Abraham Lincoln: «Right makes might» («È il diritto la base del potere»).
Il discorso di Biden: la risposta del Cremlino in difesa di Putin
«Questa guerra è un fallimento strategico per Putin. Voleva dividere l’Occidente e invece si ritrova con un’Alleanza Atlantica che non è mai stata così determinata e unita», ha sottolineato. Biden si è poi appellato agli alleati a tutti gli uomini di buona volontà: «Dobbiamo partecipare a questa lotta di lungo termine e rimanere uniti oggi e domani. Ci sarà un costo, ma è un prezzo che dobbiamo pagare perché l’oscurità che guida l’autocrazia non può competere con la fiamma della libertà».
A dictator bent on rebuilding an empire will never erase a people’s love for liberty.
Brutality will never grind down their will to be free.
Ukraine will never be a victory for Russia.
— President Biden (@POTUS) March 27, 2022
Parole prive di novità di rilievo che sul momento non hanno stupito nessuno. Se non per quella chiusura (probabilmente) fuori copione: «Putin non può rimanere al potere».
Ben presto è arrivata la risposta da Mosca. Il portavoce del Cremlino Peskov ha sottolineato che «i leader dovrebbero mantenere la testa fredda, perché gli insulti rendono più difficili i rapporti». Curioso da parte sua, guidato proprio da un leader che sembra quasi aver perso il senno.
Il Cremlino ha inoltre specificato che nei prossimi giorni i portavoce del presidente americano saranno chiamati a precisare e recuperare il vero messaggio su cui era stato costruito il discorso di Biden.
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Editor: Susanna Bosio
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