Biennale di Venezia 2022: le novità della 59esima edizione
Arte

Biennale di Venezia 2022: le novità della 59esima edizione

La 59. Esposizione Internazionale d’Arte – Biennale di Venezia –  si svolgerà dal 23 aprile al 27 novembre 2022; ecco tutte  le novità.

Sipario alzato sulla Biennale di Venezia. La 59esima edizione ha aperto le porte dell’Arsenale per gli addetti ai lavori. In attesa di accogliere il grande pubblico con l’inaugurazione ufficiale di sabato 23 aprile.

Sarà un’edizione dei grandi numeri, sotto il segno della ripartenza. Anche se un’ombra è calata sulla scena: il Padiglione Russia non si farà. Il curatore si è dimesso in segno di protesta contro la guerra in Ucraina, e gli artisti hanno appoggiato questa scelta.

Per la prima volta nella storia dell’Esposizione, a curare la più importante rassegna d’arte del mondo sarà una donna: Cecilia Alemani.

“Come prima donna italiana a rivestire questa posizione – dice la curatrice – mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”.

 

 Biennale di Venezia 2022: le novità della 59esima edizione
Il Presidente Roberto Cicuta e la curatrice Cecilia Alemanni

 

IL LATTE DEI SOGNI

Il latte dei sogniprende il titolo da un libro per bambini di Leonora Carrington (1917–2011), in cui l’artista surrealista racconta storie oniriche di creature ibride e mutanti in grado di terrorizzare grandi e piccini. Le favole di Carrington descrivono un mondo magico nel quale la vita viene costantemente reinventata attraverso il prisma dell’immaginazione e nel quale è concesso cambiare, trasformarsi, diventare altro o altri da sé.

La Mostra sceglie appunto  le creature fantastiche di Carrington come compagne di un viaggio immaginario attraverso le metamorfosi dei corpi e le definizioni dell’umano.

Il latte dei sogni  -che si articolerà tra il Padiglione Centrale ai Giardini e l’Arsenale – raccoglie le opere di 213 artiste e artisti provenienti da 58 Paesi e si concentra attorno a tre aree tematiche che si intrecciano attraverso il Padiglione Centrale e l’Arsenale.  La rappresentazione dei corpi e le loro metamorfosi. La relazione tra gli individui e le tecnologie. La connessione tra i corpi e la Terra.

 

 

Le novità dei temi affrontati nella Biennale di Venezia 2022 sono di fondamentale attualità.

La mostra Il latte dei sogni si interroga, infatti, su come sta cambiando la definizione di umano. e i generi.  Quali sono le differenze che separano il vegetale, l’animale e l’umano e quali le nostre responsabilità nei confronti del pianeta e come sarebbe la vita senza di noi.

Solo che la curatrice ha scelto di far rispondere quasi esclusivamente ad artiste. Meglio se nere o appartenenti a minoranze, o apolidi.accompagnando le loro opere con la riscoperta, sigillata in capsule del tempo, delle artiste che non erano mai riuscite a salire sul palcoscenico della storia.

La narrazione di questa Biennale si articola su tematiche universali. Dall’identità di genere, alla relazione tra gli individui e le tecnologie, sempre più presenti nelle nostre vite. Lungo il percorso espositivo il pubblico può visitare anche cinque piccole mostre tematiche (o capsule). Da segnalare quella intitolata “La culla della strega”, che ospita i dipinti di artiste delle avanguardie storiche, tra cui Remedios Varo e Leonora Carrington, scrittrice e pittrice britannica la cui fantasia ha ispirato il titolo della Biennale 2022.

Nel 2021 la Biennale ha avviato un percorso di rivisitazione di tutte le proprie attività secondo i principi di sostenibilità ambientale. Per il 2022, l’obiettivo è quello di estendere il raggiungimento della certificazione della “neutralità carbonica”, ottenuto nel 2021 per la 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, a tutte le attività programmate dalla Biennale: la 59esima Esposizione Internazionale d’Arte, i Festival di Teatro, Musica e Danza e la 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.

 

Biennale di Venezia 2022: le novità della 59esima edizione
Il progetto di Gian MariaTosatti, con la curatela di Eugenio Viola. al Padiglione Italia della Biennale di Venezia

 

Il Padiglione Italia

Per la prima volta nella storia della Biennale, il Padiglione Italia sarà dedicato a un unico artista. osa che invece è frequente nelle altre partecipazioni nazionali.

E’ intitolato “Storia della notte e destino delle comete” ed è qualcosa di poderoso, la manifestazione di un modo di pensare l’arte che rinnova il contemporaneo.

“Abbiamo cercato scientificamente di produrre uno specchio – ha detto Tosatti – e fare in modo che quest’opera potesse fare uscire da noi un’immagine che ci appartiene, per potercela fare guardare in maniera molto diretta e vedere che cosa è stata la nostra storia di questi anni, di questi mesi, di questa ultime settimane. A che punto siamo della notte e siamo a un punto molto fondo della notte: c’è una catastrofe economica, una catastrofe ambientale, c’è una guerra. Direi che più notte di così è difficile“.

 

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