Biglietti prenotati, ma Cenacolo chiuso 2019
Biglietti pagati e prenotati ma arrivati davanti all’edificio era chiuso. Cos’è successo a Milano
I biglietti erano stati prenotati, le persone c’erano, ma il museo del Cenacolo di Milano era chiuso.
Ieri, Primo Maggio, molti turisti – e non solo – hanno ben pensato di dedicare la giornata festiva all’arte. Nello specifico, il Cenacolo vinciano.
Un’opera visitabile solo previa prenotazione.
La sorpresa ieri davanti alle porte dell’edificio del refettorio di Santa Maria delle Grazie: tutto chiuso e un manipolo di visitatori rimasti senza nulla da vedere.
Cosa è successo al Cenacolo?
La domanda che sorge spontanea è: come mai il museo era chiuso?
Durante la giornata della Festa dei Lavoratori, l’edificio è stato inaccessibile ai diversi interessati all’arte.
A quanto pare il problema sembra essere la mancanza di custodi.
Infatti, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, martedì 30 aprile la direttrice del polo museale della Lombardia Emanuele Daffra aveva spiegato, a poche ore dalla festività, che i 12 lavoratori necessari per accogliere le 1.300 persone in agenda il Primo maggio non ci sarebbero stati.
I visitatori amareggiati al Cenacolo chiuso di Milano
Normale, che le persone in attesa fuori dal polo museale, fossero alquanto alterate. Con i fogli delle prenotazioni stampate in mano sono rimasti ad attendere che il museo aprisse, o desse perlomeno segni di vita. Era stata annunciata un’apertura straordinaria del museo nel giorno festivo, ma i patti non sono stati rispettati.
Un’email sarebbe stata inviata a coloro che avevano prenotato la visita. Ma ieri i visitatori davanti al cancello hanno negato: “Noi non abbiamo ricevuto niente”.
La notizia diffusa dalla direttrice del polo il giorno prima non basta. Non può essere divulgata una notizia del genere con così poco preavviso. Senza nemmeno un’affissione fisica sul luogo interessato, poi.
È così, quindi, che viene trattata una delle opere più celebri al mondo.
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