Bonanno, Pisano
Scultore il cui nome è tramandato da due iscrizioni, con cui firma le imposte bronzee della Porta Reale del duomo di Pisa nel 1180 (Bonanus Pisanus mea arte), distrutte in un incendio del 1595, e quelle sopravvissute del portale di facciata del duomo di Monreale nel 1185 (Bonanus civis Pisanus). Oltre a queste firmate gli è attribuita la porta di S. Ranieri del 1186, anch’essa nella cattedrale di Pisa, tutte opere dove fonde elementi bizantini e oltremontani con riferimenti alla classicità. Sulla base delle iscrizioni è ritenuto fonditore ma anche modellatore dei bronzi, realizza singole formelle narrative fuse separatamente e fermate da una cornice metallica fissata alla retrostante base lignea, secondo un andamento compositivo ascendente, con i battenti trattati non come pagine di un codice bensì come una singola superficie continua. Gli venne assegnato erroneamente il progetto e la realizzazione del campanile del duomo di Pisa, sulla scorta della tradizione vasariana, ritenuta oggi inverosimile.
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