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Boris Johnson, crisi ucraina: «La Russia prepara la più grande guerra dal 1945»

Secondo Johnson l’Ucraina dovrà subire un’enorme guerra

«La Russia sta pianificando la più grande guerra in Europa dal 1945». Sono state queste le parole del premier britannico Boris Johnson in merito alle tensioni tra Ucraina e Russia. In un’intervista alla Bbc, ha prospettato l’imminente attacco da parte di Putin.

Inoltre, ha aggiunto: «Tutti i segnali lasciano intendere che il piano sia in un certo senso già partito». Secondo Johnson, infatti, le truppe russe non stavano pianificando soltanto di entrare da est, attraverso il Donbass, ma dalla Bielorussia e l’area circostante di Kiev.

Ma cosa sta davvero accadendo in queste ore?

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Johnson e gli 007 britannici: piano d’attacco sull’Ucraina iniziato

I servizi segreti britannici, come riferisce il Sunday Times, sono convinti del fatto che il piano di Vladimir Putin per occupare l’Ucraina sia già stato avviato. L’analisi sarebbe in linea con la sicurezza nazionale americana, secondo cui la Russia sarebbe ormai pronta a lanciare un attacco in qualsiasi momento.

L’intelligence prevede alcune operazioni di messinscena in primis, per poi passare a combattimenti di scarso impegno e infine “un’invasione su larga scala“. Una fonte ha affermato: «Mi aspetto un’operazione d’avvio per cercare di defenestrare il governo di Kiev. I Russi hanno posizionato missili da crociera per espugnare la capitale».

L’obiettivo, insomma, in questo momento è mantenere alta la tensione. Infatti, Putin vuole veder fallire la democrazia ucraina per dimostrare che il suo regime sia l’unico modello governativo funzionante.

Oggi è una giornata decisiva

Secondo l’analisi di Politico una possibile invasione potrebbe realmente accadere nei giorni successivi a domenica 20 febbraio. Oggi, infatti, termina la grossa esercitazione militare russa, la più grande dai tempi della Guerra Fredda. Essa, sempre e rigorosamente sotto la stretta sorveglianza di Putin, prevedeva, tra le altre cose, il lancio di missili balistici e da crociera.

Secondo alcune fonti governative russe e bielorusse, dopo l’esercitazione le truppe saranno pronte a ritirarsi. Ma oggi sarà un giorno importante proprio per capire se stanno mentendo a questo proposito.

Non solo. Oggi si conclude anche la Conferenza sulla sicurezza di Monaco iniziata venerdì. Si tratta di un evento annuale a cui partecipano un’ampia delegazione americana, tra cui la vice Kamala Harris, vari leader europei e il presidente ucraino Zelensky. Insomma, sarebbe interessante se Putin decidesse di attaccare proprio mentre la Harris si trova in Europa.

Oggi, 20 febbraio, finiscono le Olimpiadi invernali di Pechino. La cerimonia di chiusura, infatti, inizierà alle 13 ora italiana. Alcuni analisti ritengono che Putin vada contro il proprio interesse a far scoppiare una guerra durante un evento sportivo mondiale organizzato, non peraltro, dalla Cina.

 

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Editor: Susanna Bosio

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