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Brands emergenti

La moda non è mai statica, ha sempre l’esigenza di evolversi. Certo, alcuni brand ormai possono essere considerati “storici”, ma anche se sempre vicini alla loro personalissima tradizione introducono elementi nuovi, dettando nuove regole dello stile, ma anche confacendosi all’epoca storica di cui si fanno portavoce.

Brands emergenti nel 2022. Eccone 5 da tenere d’occhio!

Tuttavia, nel costante rigoglio della moda, spesso e volentieri, la tradizione lascia il posto anche a nuovi visionari. Così, giovani designer di tutto il mondo, di anno in anno, fanno conoscere se stessi, la propria arte, e mettendosi al fianco dei propri predecessori, lanciano la loro proposta estetica.

In questo articolo vogliamo farvi conoscere i talenti che stanno lasciando il segno nel corso di questo 2022 e, quindi, i brands emergenti da tenere d’occhio.

1. ATXV

ATXV è un brand di abbigliamento nato nel pieno della pandemia dalla mente geniale di Antonio Tarantini. Tutto il concept del brand grida libertà.

“Ho fondato ATXV spinto dal bisogno di parlare con un unico linguaggio in modo fluido, senza categorie né distinzioni. Non ho mai pensato agli abiti etichettandoli, li vivo più come espressione per chi li indossa.”

Questo è ciò che Tarantini ha dichiarato.
I capi del brand vogliono essere genderless, disegnati per esprimere la propria personalità senza alcuna limitazione. Al contempo, devono poter essere pezzi unici, qualcosa in grado di esprimere l’identità individuale Le silhouette sono asimmetriche e drappeggiate, in modo da mettere in risalto la figura.
È predominante il monocromo, poiché Tarantino vuole muovere dal concetto di essenziale. No eccessi, ma spontaneità e decisione.
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Lo scopo è quello di “parlare con un unico linguaggio in modo fluido, senza distinzioni, mescolando tutto”.
Tarantini ha cominciato presto la sua carriera: ha lavorato come designer a Milano, per poi approdare a Parigi a lavorare con John Galliano e con il suo braccio destro Steven. È tornato poi in Italia a lavorare come Design Director per diversi marchi.
 Il nome del brand deriva dalla crasi delle iniziali di due nomi molto importanti per lui e dal numero romano che unisce le loro storie.
Inoltre, il brand vuole approdare a tutti gli effetti nel mondo della sostenibilità:
“Faccio molta attenzione alle mie scelte e continuerò a migliorare. Tutti i jersey della collezione sono certificati FSC e le sete e i lurex sono tessuti che ho recuperato da rimanenze di magazzino. Un brand oggi ha il dovere di ridurre il proprio impatto ambientale”.
Per Tarantini la moda ha un compito: veicolare, anzi anticipare, i cambiamenti della società, facendo della diversità la propria forza. Ed è proprio quello che Tarantini sta facendo con il suo brand emergente.

2. Marina Raphael

Marina Raphael è una designer di origini greco-svizzero-austriache ed è membro della famiglia Swarovski.

Ha fondato il suo brand Marina Raphael, un brand davvero speciale. Ciò che lo contraddistingue è la sua collezione di borse eco-sostenibili, prodotte a partire da una pelle vegana sviluppata dalla buccia delle mele.

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“La mia passione per la sostenibilità è sempre andata mano nella mano con la mia visione, con l’importanza di creare qualcosa che non sia solamente effimero, ma che rispetti sia la società che l’ambiente”.

Le borse hanno svariati colori, le forme sono prettamente geometriche, soprattutto nei manici. Si tratta di veri e propri oggetti di design amatissimi dalle celebrities. Ecco perché Marina Raphael è uno di quei brands emergenti da considerare.

3. Area

Area è un brand americano, nato nel 2014 a New York da Beckett Fogg e Piotrek Pansczcyk. Lo scopo è esaltare un ideale di estetica multiculturale e unica. Parola d’ordine? Cristalli e scintillii.

I due designer, provengono da mondi diversi geograficamente ma affini stilisticamente.
Si conoscono alla Parsons School e da lì hanno unito le forze creando un immaginario basato sulla continua esplorazione del mondo della femminilità e della bellezza.

Ogni pezzo porta l’unicità della collaborazione del duo, grazie al sapiente lavoro che viene fatto con i tessuti, lavorati e decorati in maniera unica.

Area è uno di quei brands emergenti che muove a partire dalla tradizione precedente rinnovandola.

Le fonti da cui traggono ispirazione sono molteplici, da Sex And The City allo Studio 54,  con riferimenti alle flapper girl degli anni trenta e ai mod degli anni 60 e sono tutte estremamente riconoscibili negli abiti.

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4. Miss Sohee

Il brand nasce nel 2021 dal talento creativo della designer Sohee Park. Per saperne di più su di lei visita la sua voce nella nostra Enciclopedia della Moda.

Ciò che contraddistingue l’arte di questa talentuosa ragazza sono i tessuti da lei utilizzati per la creazione dei suoi abiti di Haute Couture. Il tessuto prediletto proviene dall’abacá, una pianta simile ad un banano. Il risultato è un effetto splendente.

Lo stile delle sue creazioni ha un fascino retrò e un’allure tutta al femminile. Utilizza cristalli, gonne ampie, forme particolari, simili a dei fiori e copricapi. È molto amata dalle celebrities di tutto il mondo, le quali richiedono i suoi abiti per eventi mondani.

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Il 24 Febbraio 2022 è stata chiamata per la presentazione dei suoi abiti al Saloni Alta Sartoria di Milano, in Corso Venezia.

5. Peter Do

Il marchio del designer omonimo ha sede a Brooklyn. Do è di origine coreana e ha creato il suo brand come collettivo insieme ad altri 4 amici. Ha affinato le sue abilità sartoriali sotto la direzione di Phoebe Philo e veste le donne più ricercate del mondo.

Lo scopo di Do è ridare vita al Garment District, il quartiere della moda di Midtown New York oggi un po’ in declino, e lo sta facendo dal suo studio di Brooklyn.

L’intento del collettivo è quello di ribaltare l’immagine severa della moda di lusso.

“Il nostro obbiettivo a lungo termine è essere una casa di moda di lusso a New York», dice Do a Vogue. «Il Garment District di Midtown sta morendo perché tutti esternalizzano la produzione all’estero e vogliono cose che costano sempre meno. Noi non funzioniamo in quel modo. Per me è importante avere un dialogo con le sarte e con i modellisti che realizzano il tuo indumento”.

Do e il suo team si occupano di tutto – dalla stampa alla produzione, dallo sviluppo del prodotto al design – ed in questo modo l’atelier del brand funge da clubhouse.

Lo stile è classico, equilibrato, ma non minimal, infatti Do afferma:

“il motivo per cui non mi piace quella parola, minimalismo, è che non c’è niente di minimal nel modo in cui disegniamo la collezione. Noi facciamo le cose in grande, diamo il massimo, diamo tutto. E poi lo riduciamo all’essenza di quello che vogliamo dire. Ci vogliono cento tentativi per arrivarci”.

Sono abiti pensati per donne forti ed eleganti. Il brand emergente, in effetti, è già molto amato da celebrities, tra tutte Zendaya.

Do vuole andare contro corrente rispetto al classico sistema della moda di lusso, vuole apportare miglioramenti, rendendolo un ambiente familiare anziché competitivo.

“Sono stato da Céline per due anni, e dopo che sono andato via c’è stato un vuoto», spiega il designer. «Io e Vincent [Ho] ci guardavamo in giro e vedevamo gente nel mondo della moda trattata malissimo (…) Amavamo Céline. ma c’erano tante cose che vedevamo nel mondo della moda e nel mercato del lusso che secondo noi potevano essere migliorate”.

Se avete l’esigenza di contraddistinguervi dalla massa e di avere dei vestiti che mostrino al mondo la vostra unicità, questi sono i brand che fanno al caso vostro!

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Editor: Domiziana Contu

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