Brent Renaud: chi era il giornalista del New York Times ucciso dai Russi in Ucraina
Brent Renaud, giornalista del New York Times rimasto ucciso in Ucraina
Il giornalista del New York Times Brent Renaud è stato ucciso in Ucraina dalle forze russe a Irpin. A renderlo noto è stato il capo della polizia della King Region, Andriy Nebytov. Su Twitter stanno circolando le foto dei documenti del cronista che ne confermerebbero la morte.
Response from a New York Times spokesperson in regard to the death of Brent Renaud in Ukraine. pic.twitter.com/K11eW685yr
— NYTimes Communications (@NYTimesPR) March 13, 2022
Brent Renaud: la carriera del giornalista del New York Times
Brent Renaud, giornalista e videomaker, si trovava in Ucraina con il collega Juan Arredondo, rimasto ferito. Proprio Arredondo ha raccontato l’agguato in ospedale dove in questo momento è assistito e curato. “Avevamo passato un ponte a Irpin – ha spiegato – e volevamo filmare la fuga dei rifugiati. Abbiamo trovato un’auto che ci ha portati al secondo ponte, abbiamo passato un check point e poi hanno iniziato a spararci. Lui è stato colpito al collo e ci siamo divisi. È stato lasciato indietro”.
Renaud aveva compiuto 51 anni un mese fa. Negli ultimi vent’anni ha prodotto film e programmi televisivi con il fratello Craig, anche lui regista indipendente. Insieme avevano realizzato Surviving Haitis Earthquake: Children, vincitore del DuPont-Columbia Award nel 2012.
Sia Craig che Brent sono noti per i loro racconti dei punti più caldi del mondo. Non solo Haiti e il terribile terremoto che la colpì, ma anche Iraq, Afghanistan, i disordini in Egitto e in Libia. Non solo. Hanno raccontato anche l’estremismo in Africa, i cartelli messicani e la crisi dei giovani rifugiati in America Centrale.
La notizia della morte di Brent Renaud
Il New York Times ha confermato la sua morte. Ha comunque specificato che al momento Renaud non si trovava in Ucraina per conto del giornale. “Ha lavorato con noi negli ultimi anni – ha fatto sapere il quotidiano – ma non era a Irpin per noi. Il badge che portava con sé era stato realizzato per un suo servizio di alcuni anni fa”.
Il ministro degli affari interni ucraino, Anton Geraschchenko, ha denunciato l’accaduto. “Gli invasori – ha detto – uccidono cinicamente anche i giornalisti di media internazionali che stanno cercando di raccontare le atrocità delle truppe russe in Ucraina”.
Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha definito “orribile e scioccante” la notizia della morte di Renaud. “Noi seguiremo chiaramente quest’ultimo sviluppo con molta attenzione e risponderemo di conseguenza”, ha fatto sapere.
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Editor: Susanna Bosio
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