Dizionario Arte

broletto

Broletto. Dal latino brolium, prato recintato e coltivato, il termine indica per estensione l’area dove si tengono le assemblee popolari e a partire dal XII secolo identifica l’edificio dove risiede la magistratura dei Comuni lombardi. Luogo deputato all’amministrazione della giustizia, il broletto lombardo non prevede grosse varianti strutturali, anzi propone un impianto planimetrico regolare, adattato all’uso di materiali locali che vanno dal laterizio alla pietra da taglio. Costituito da un piano terra aperto e porticato, presenta un’aula assembleare sopraelevata, una loggia per le arringhe in facciata e una torre campanaria, quasi sempre angolare (Como, Monza). Con lo sviluppo delle istituzioni cittadine si assiste talvolta (Pavia, Cremona) ad un programma d’ampliamento della struttura attraverso l’aggiunta di nuove ali attorno alla corte interna. Cicli pittorici a soggetto profano ornano sia l’interno che l’esterno (Milano, Brescia), con un chiaro intento politico propagandistico.

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