Bruno Munari
Arte,  Design

Bruno Munari: il ricordo nell’anniversario della sua morte 30 settembre 2020

Oggi, 30 settembre, è l’anniversario della morte di Bruno Munari. Ricordiamo il creatore delle “Macchine inutili”

Oggi, 30 settembre 2021, ricorre l’anniversario della morte di Bruno Munari, scomparso nel 1998. Artista, ma soprattutto designer italiano entrò a far parte del Movimento Futurista dominando la scena artistica milanese degli anni ’50 e ’60. Bruno Munari persegue l’idea di semplicità, la voglia di sperimentare nuovi materiali e la riduzione dei costi e dei tempi di lavoro. Le sue opere più importanti? Le “Macchine inutili“.

La vita e le opere Bruno Munari

Bruno Munari nacque nel 1908  a Milano, ma trascorse tutta la sua infanzia a Badia Polesine. Tornò infatti a Milano solo nel 1927, all’età di 19 anni. Il giovane artista è affascinato dall’interdisciplinarità e dall’anti-elitarismo nell’arte, trovando quindi una connessione con il Movimento Futurista. Ma si allontanò ben presto dalla propaganda futurista, poiché ne condivideva più i metodi che il contenuto.

Bruno Munari
Bruno Munari, Macchine inutili, 1956

Bruno Munari dal 1929 lavora per alcuni studi grafici e nel 1930 ne apre uno tutto suo in collaborazione con Ricardo Ricas. Nel 1934 realizza le prime “Macchine inutili”, oggetti che non hanno nessuna utilità o funzione. Sono infatti macchine in movimento, realizzate con diversi materiali leggeri, soprattutto legno e alluminio, che si muovono nello spazio e lo modellano.

Probabilmente sono punto di partenza dell’Arte Cinetica. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale Bruno Munari lavora per alcune case editrici e realizza alcuni libri per bambini. È del 1944 la pubblicazione di Fotocronache. Dagli anni ’50 inizia a occuparsi di design perché affascinato dall’arte tridimensionale. Gli interessa molto il processo di progettazione. La sua fama arriva anche negli Stati Uniti e in Giappone.

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