Dizionario Arte

Cagnaccio di San Pietro

Cagnaccio di San Pietro. (pseudonimo di Natale Scarpa) (Desenzano del Garda 1897-Venezia 1946). Pittore italiano. Frequentò per un anno i corsi di Ettore Tito all’Accademia di Venezia e in un primo periodo fu vicino ai modi futuristi, conosciuti a Venezia grazie alle esposizioni di Ca’ Pesaro (Cromografia di guerra [Scoppio di una granata], 1915-1916, Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro, Venezia).

Dal 1920 Cagnaccio di San Pietro. (pseudonimo di Natale Scarpa) (Desenzano del Garda 1897-Venezia 1946). Pittore italiano. Frequentò per un anno i corsi di Ettore Tito approfondì lo studio del disegno e della prospettiva dando avvio all’elaborazione di un realismo fotografico e spesso tagliente, che mostra tangenze con la Nuova Oggettività tedesca. Al 1928 risale il dipinto Dopo l’orgia (collezione privata, Milano), una delle più alte realizzazioni dell’artista, caratterizzato da un taglio prospettico che destabilizza la scena e da un’atmosfera straniante.

Cagnaccio è considerato uno dei massimi rappresentanti italiani della tendenza definita realismo magico, che associa a una precisa definizione di figure e oggetti una costruzione dell’immagine e un uso della luce che rendono le scene immobili e irreali.

I soggetti prediletti dall’artista (nature morte, bambini che giocano, scene quotidiane) dimostrano una sentita osservazione della realtà, soprattutto popolare, della sua terra, che viene resa nei suoi dipinti con un linguaggio attento ai minimi dettagli e spesso percorso da forte drammaticità.

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